Ascoli. “Costi impazziti che non si recuperano rendono insostenibile viaggiare con i nostri mezzi” . Per Barbara Pietrolungo, presidente degli autotrasportatori della CNA Picena, non siamo più ai tempi degli allarmi ma a quelli dell’emergenza totale.
«Le ditte di produzione – sostiene Pietrolungo – si fermano per i vertiginosi aumenti dell’energia, di luce e gas che riguardano anche il gasolio per autotrazione, che è ancora largamente il carburante più diffuso, ma anche l’additivo AdBlue per i veicoli più moderni e il Gnl, gas naturale liquefatto».
Fa il paio alla presidente Pietrolungo il direttore della CNA Picena, Francesco Balloni: «Si registrano aumenti generalizzati per oltre il 25% nell’arco di un anno, che si traducono in maggiori costi per oltre 535 milioni di euro a danno delle PMI, che l’autotrasporto non riesce a ribaltare sui propri committenti e che finiscono per scaricarsi interamente sui già risicati margini di profitto delle imprese.
Si tratta di extra-costi non più sostenibili, che si sommano al perdurare delle criticità che affliggono il comparto, per le quali già da tempo chiediamo risposte urgenti da parte del Governo».
La presidente Pietrolungo segnala: «Come associazioni abbiano scritto al presidente Draghi, al ministro Giovannini, al viceministro Bellanova. Al loro indirizzo è stato rappresentato che ormai il malcontento è diffuso nei territori tra le imprese e sta generando fenomeni di rabbia che rischiano di sfociare in proteste incontrollate. Abbiamo bisogno di sostegni reali e di meccanismi che consentano il recupero di questi vertiginosi aumenti che stanno sconquassando le nostre imprese.
Il prossimo 17 febbraio è in programma un incontro al Ministero – prosegue la presidente -. Ci attendiamo fatti e provvedimenti reali e non parole. Per questo l’autotrasporto si mobilita anche nelle Marche: nelle prossime settimane verranno organizzate manifestazioni in diverse aree del territorio nazionale, compresa la nostra regione. In mancanza di risposte ed impegni precisi sul caro energia, non è esclusa la proclamazione di un fermo dei servizi».