Ancona 16 novembre.- Slc Cgil Marche chiede alla Regione di attivarsi per effettuare tamponi gratuiti ai lavoratori delle Poste nel territorio. Tale richiesta era stata formulata a Poste Italiane che però – secondo il sindacato si sarebbe “rifiutata nonostante il personale dell’azienda sia costantemente sottoposto al pericolo di contagio.”
I dati dell’azienda non sono confortanti e risultano in aumento: nelle Marche, nel periodo autunalle si contano 50 contagi tra i lavoratori postali di cui 15 guariti e 1 deceduto.
Proprio per questo, Slc Cgil Marche chiede anche all’azienda che venga ripristinata la consegna delle raccomandate solo con l’avviso vocale senza apporre la firma. A Poste Italiane è stato anche chiesto di aprire gli uffici postali rimasti chiusi per evitare assembramenti e lunghe file davanti alle sedi.
“I lavoratori postali svolgono un ruolo essenziale e lo hanno sempre fatto con molta responsabilità – dichiara Gloria Baldoni, segretaria regionale Slc Cgil – e, dunque, non meritano da parte dell’azienda un’organizzazione che non li protegga a sufficienza. Visto che l’azienda non intende comunque fare i tamponi gratuiti, l’auspicio è che intervenga la stessa Regione”.