CPR di Falconara, anche la Lega contro il Governo

Falconara M. (An).- “Il Governo si fermi a riflettere sulle conseguenze che l’ipotesi di un CPR a Falconara Marittima potrebbe avere su questo comune. ” E’ l’appello “urgente” lanciato dalla Lega locale che si schiera affianco a molti altri partiti e associazioni del territorio a nord di Ancona.

“La nostra è una città di poco più di 25 mila abitanti – dichiara la Lega di Falconara, città amministrata dal centrodestra – che già sopporta un peso enorme, per il bene della regione. Qui troviamo infatti la raffineria, gli svincoli autostradali, l’aeroporto e presto anche il bypass ferroviario, tutte realtà strategiche che, se da un lato servono il territorio, dall’altro gravano pesantemente sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini.”

Dunque una realtà che è già sotto pressione, con la comunità che sta pagando il prezzo di questa situazione. Per questo la Lega locale considera “inaccettabile che, mentre il Comune era impegnato a gestire una grave crisi idrogeologica, si sia cominciato a parlare dell’ipotesi di un CPR alle spalle del quartiere Fiumesino, senza alcuna trasparenza e senza coinvolgere le autorità locali e regionali. Fiumesino è un’area che ha già subito danni ingenti, sia per fenomeni di allagamento sia per la vicinanza con la raffineria e con l’aeroporto. Non possiamo ignorare questi rischi.”

Anche per la Lega, oltre alle criticità tecniche, il progetto del Centro per immigrati “rischia di minare ulteriormente il tessuto sociale della città. È impensabile non considerare le conseguenze che una struttura del genere avrebbe sulla comunità locale: dal deprezzamento degli immobili alla riduzione dell’attrattiva commerciale e turistica, per non parlare della sicurezza.” Insomma una scelta che Governo e Ministero degli Interni dovrebbero rivedere.

foto : Geo Barents, Medici senza frontiere

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