Crisi dell’elettrodomestico, per Beko cresce preoccupazione

Fabriano (An). Non accennano a migliorare le condizioni del settore dell’elettrodomestico: anche nell’ultimo trimestre del 2024 non sembra ci si trovi davanti ad una ripresa delle vendite: aumenta solo l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, sia ordinari che straordinari, ai quali sta facendo ricorso anche l’Electrolux, con cui è programmato un incontro nazionale l’8 di ottobre per l’accordo sulla solidarietà (CDS).

“Si sta andando verso il terzo anno di contrazione strutturale dei mercati per l’intero settore – sostiene Fiom Cgil Ancona – e questa cosa è drammatica. Una crisi di questa portata non ha precedenti negli ultimi decenni.

C’è il rischio di collasso dell’intero settore su cui si basa l’intero comparto industriale del fabrianese: contrazione della domanda, aumento dei costi, crollo delle marginalità, rischiano di portare le imprese a mettere in campo azioni molto pesanti. In questo contesto la riorganizzazione della multinazionale Beko Europe deve essere assolutamente accompagnata dal tavolo ministeriale di cui ancora non abbiamo la convocazione.”

La Fiom di Ancona ritiene irrimandabile l’apertura di questo confronto nel quale il Governo deve dire quelle che sono le proprie prospettive industriali per il mantenimento degli asset strategici in Italia, tra cui l’elettrodomestico, e “come intende accompagnare la transizione di questa multinazionale le cui prime azioni non hanno assolutamente tenuto conto dell’occupazione e della salvaguardia delle fabbriche europee.”

 

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