Ancona 11 marzo. In dieci anni nelle Marche il comparto edilizio e tutta la filiera delle costruzioni (mobile compreso) ha perso 3 mila aziende e 13 mila posti di lavoro . A questa lunga e pesante crisi del settore va aggiunto il fatto grave che nelle zone terremotate , dal 2016 ad oggi sono stati ricostruiti solo l’8 per cento dei 42 mila edifici danneggiati. Per richiamare l’attenzione su questa drammatica situazione e chiedere una nuova politica industriale che rilanci la filiera in questione, i sindacati di categoria di Cgil Cisl e Uil hanno proclamato uno sciopero generale di 8 ore per la giornata di venerdi 15 marzo.
‘Oggi nella nostra regione- ricordano i sindacati- sono ferme al palo opere importanti come la Quadrilatero (230 milioni di euro di lavori ancora da realizzare e tavolo di crisi Astaldi aperto al Mise)il Nuovo Ospedale INRCA di Ancona (48 milioni di euro e tavolo di crisi CMC aperto al Mise) il Nuovo Ospedale Salesi (56 milioni di euro), la realizzazione della nuova sede ferroviaria Montemarciano-Falconara Marittima (appalto RFI da circa 65 milioni di euro) eppoi ancora il completamento Fano-Grosseto (valore opera circa 310 milioni in attesa del via libera ministeriale) la Intervalliva Tolentino – San Severino Marche e la Galleria “Passo del Cornello” (iniziata 24 anni fa, scavata per 500m e lasciata al suo destino…). Un quadro allarmante che ci preoccupa molto, e che va affrontato con strumenti nuovi. Per questo – concludono Cigl Cisl e Uil vogliamo che venga istituito dal Governo un tavolo di crisi a Palazzo Chigi con una cabina di regia che riapra i cantieri con politiche mirate’.