Pesaro.- Diversi operatori turistici, albergatori ed esercenti, stanno ricevendo da Lea-Soundreef una lettera con la quale richiede il pagamento di compensi per l’utilizzo di opere musicali, invitandole ad inserire nel proprio portale i dati delle strutture ricettive gestite, al fine di perfezionare il rilascio della licenza per l’utilizzo del repertorio musicale da essa rappresentato.
A denunciare la situazione è Confcommercio Marche Nord, Federalberghi e Fipe: “A seguito della liberalizzazione nel campo dell’intermediazione dei diritti d’autore, e della perdita del monopolio della rappresentanza degli autori in capo a Siae, Lea-Soundreef – spiegano il vicedirettore Agnese Trufelli e il presidente provinciale di Federalberghi Luciano Cecchini – sta invitando le imprese ricettive a versare i compensi per i loro mandanti per la diffusione di musica d’ambiente, determinati sulla base di un tariffario non negoziato e costruito su criteri non trasparenti, in contrasto con quanto previsto dalla legge sul diritto d’autore.
Federalberghi, con lettera del 30 maggio – aggiunge l’associazione- ha confermato a Lea-Soundreef la propria disponibilità ad un nuovo incontro, anche con la partecipazione delle amministrazioni e delle autorità competenti, ribadendo che presupposto indispensabile per valutare la possibilità di svolgere una trattativa è la disponibilità di informazioni sui criteri utilizzati per la determinazione delle tariffe, nonché un’attestazione non generica del livello di rappresentatività, necessarie per valutare la ragionevolezza e proporzionalità delle proposte.
Lea-Soundreef ha accolto favorevolmente la disponibilità ad un incontro, che era stato calendarizzato per l’11 luglio 2023, senza però fornire le informazioni richieste”.
Confcommercio e Federalberghi hanno stilato un facsimile di lettera che le imprese possono eventualmente utilizzare qualora ricevano una richiesta formale di pagamento compensi.