Ancona.- «A distanza di un anno dai primi contatti dobbiamo constatare la mancanza di interlocuzione da parte dell’Assessore Regionale alla Salute Saltamartini che indubbiamente è molto impegnato a organizzare la campagna di vaccinazione, ma che auspichiamo trovi il tempo per fronteggiare il problema di quei marchigiani, tra disabili, invalidi civili e paraplegici, che necessitano di nuovi supporti e le proposte delle aziende come quelle che si riconoscono in Confapi Sanità, che hanno bisogno di risposte».
Ecco come Mario Neri, Presidente di Confapi Sanità, unione di categoria di Confapi Industria Ancona, rimarca l’auspicio che l’Assessore regionale alla Salute si renda disponibile ad un confronto con le aziende, ascoltare le loro proposte e trovare delle soluzioni. Il problema affonda le radici nelle prime richieste di incontro avanzate un anno fa dopo il primo lockdown quando l’emergenza Coronavirus ha messo in luce le criticità di un sistema di fornitura dei supporti ortopedici di cui i disabili necessitano. Già allora Confapi Sanità, unione di categoria nella quale si riconoscono le principali aziende del comparto ortopedico, aveva posto l’attenzione sul fatto che, eccetto che parzialmente nella provincia di Ancona, nel resto della regione per varie categorie di disabili come gli invalidi civili e i paraplegici, l’iter che consente di sostituire una protesi danneggiata o di avere in dotazione una nuova carrozzina fosse particolarmente farraginoso.