Pesaro.- “Non si fanno discariche contro il parere del Comune e con tutta la popolazione trasversalmente contraria. Serve un piano b, ed è necessario accelerarne l’individuazione». Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci è intervenuto in Consiglio comunale sulla questione di Riceci, in risposta alla mozione e all’emendamento (bocciati) presentati dai consiglieri di minoranza Andreolli e Marchionni.
«La procedura ormai è incanalata, se volete chiudere la questione Riceci dovete chiamare l’assessore regionale Aguzzi e fargli chiudere la partita, inutile chiedere le dimissioni del CDA di Marche Multiservizi».
area di riceci
Una questione che, ha spiegato Ricci, può essere chiusa solamente da due enti: Regione Marche, appunto, e Provincia di Pesaro «che deve aspettare il tempo necessario delle osservazioni per chiudere la procedura». Ancora Ricci: «Invece di fare conferenze stampa su un ricorso dello scorso maggio, Aguzzi metta nero su bianco che non ci sono le distanze. Perché questa lettera sull’interpretazione autentica del consiglio Regionale non arriva? La vogliamo fare diventare una questione politica in vista della prossima campagna elettorale? Si faccia chiarezza anche sul piano regionale dei rifiuti dei prossimi dieci anni, c’è grande confusione».
Sul tema della discarica di Riceci «mi sono scontrato pubblicamente anche con l’Amministratore delegato di Hera e di Marche Multiservizi, dal quale poi è scaturita la necessità di procedere ad un piano b», continua. «Domani abbiamo una riunione dell’ATA sul piano dei rifiuti, che dice sostanzialmente che il nostro sistema è basato su due discariche, quella di Monteschiantello e di Ca’Asprete, che garantiscono il normale ciclo dei rifiuti fino alla fine del 2026. Non discuteremo di Riceci, ma della necessità di fare un’altra scelta entro quella data, per il futuro del territorio ».