Ascoli Piceno 19 marzo.- Con il decreto “Cura Italia” il Governo Conte ma anche i parlamentari piceni, continuano ad ignorare le migliaia di persone del territorio che sono senza lavoro, in particolare quelli che hanno più di 50 anni. E’ quanto sostiene il comitato dei “Disoccupati Piceni”, che torna a far sentire la propria voce – anche se sempre inascoltata – anche nella nuova emergenza legata al Coronavirus.
“Dal decreto rimangono esclusi come sempre gli ultimi, i moltissimi lavoratori che danni sono senza reddito. Sarebbe stato utile – scrive il Comitato- autorizzare per tutti i cittadini, lavoratori e non, una moratoria per ogni tipo di pagamenti e prestiti personali, e concedere inoltre un’indennità di 600 euro (una tantum) anche per i disoccupati esclusi dal reddito di cittadinanza, copiando il provvedimento delle partite iva. Nessun cittadino si dovrebbe sentire emarginato. “
Ma tant’è. Ancora una volta si fanno le cose a metà, e senza certo un minimo di giustizia sociale, parola che ormai è svanita dal dibattito politico . Naturalmente i Disoccupati Piceni, tornano a criticare come nel recente passato i tanti “nostri onorevoli nazionali ed europei, che non hanno ancora capito che cosa significa vivere senza un lavoro e un redito stabile, in un’area di crisi industriale complessa terremotata. Significa, vivere e dovere cercare un’occupazione, in un area dove il 70% delle grandi imprese hanno delocalizzato, significa che oltre a mancare il lavoro, manca il minimo per vivere dignitosamente. “
Per il Comitato inoltre, dati i risultati scarsi in termini di occupazione creata e ricchezza distribuita, anche la tanta esaltata “Area di crisi complessa industriale” , ottenuta per l’Ascolano, “evidenza il fallimento della politica e dell’imprenditoria.” Come dargli torto ? “ Continuiamo a essere invisibili – affermano i Disoccupati Piceni – perché non abbiamo una rappresentanza politica e sindacale. “
