Ancona 15 novembre.- Sindacati oggi in piazza ad Ancona per protestare contro l’assenza di interventi per il rilancio dell’edilizia. Un comparto in crisi nera da tempo e che nelle Marche ha perso 13 mila occupati e 3 mila aziende nell’ ultimo decennio.
Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil sono convinte che per rilanciare il Paese occorre una politica industriale in grado di rilanciare l’intera filiera delle costruzioni: dall’edilizia ai materiali, dal settore del legno e arredo al cemento, dai lapidei al settore dei laterizi.
‘In questi mesi – affermano-stiamo assistendo alla crisi delle grandi imprese di costruzioni, Astaldi SpA, Tecnoscavi, Carena e CMC su tutte, 4 imprese peraltro impegnate in grandi opere nella nostra regione.
Pensiamo che si possano invertire questi dati della pesante crisi del settore partendo dal rilancio vero delle infrastrutture, dalla riqualificazione e messa in sicurezza del territorio, dalla riforma delle pensioni e del fisco, da un impegno più forte sulla legalità, con il rafforzamento del Durc. Eppoi -aggiungono-dalla diffusione della congruità, dall’attuazione della Patente a punti, da un inasprimento delle pene, da una reale riforma del Codice degli Appalti, che riduca il ricorso al subappalto e il numero delle stazioni appaltanti e che favorisca il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.’ Nella nostra regione sarebbero fermi investimenti nel.comparto per 5 miliardi.