Eleonora Abbagnato brilla ad Ascoli sulle arie di Puccini. Ma con il minimo sforzo

Oltre dieci minuti di applausi dal pubblico del teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno. Se li sono meritati i nove giovani e talentuosi ballerini che si sono esibiti domenica scorsa sulle note delle più belle arie di Giacomo Puccini, in una coreografia di grande effetto e suggestione creata  dal coreografo francese Julien Lestel. La stella dello spettacolo però , doveva essere Eleonora Abbagnato, ormai un mito della nostra danza classica, prima italiana a diventare Etoile all’Opera di Parigi ed ora  direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Doveva , e lo è stata, ma solo in parte. Perchè dopo la sua apprezzata e prima performance al Massimo ascolano, sulle note struggenti e malinconiche di Mahler, la Abbagnato ha lasciato il posto ai ballerini che hanno esaltato con le loro capacità fisiche ed artistiche, la bellezza, la maestosità e la potenza espressiva della musica di Puccini, dalla Boheme alla Tosca, dalla Madama Butterfly alla Manon Lescaut. Il tutto  strappando continui applausi al pubblico presente- che era soprattutto femminile, in un alternarsi di emozioni, gioia e grande partecipazione collettiva. Ma lei, l’Etoile siciliana ammirata da tutto il mondo, si è come eclissata, tornando a farsi vedere dagli spettatori solo nell’ultima fase dello spettacolo, seppur esibendo poi una grande forma sia negli assoli che nei duetti e nelle prove corali. Ma che peccato, non averla vista all’opera per l’intera serata al teatro Ventidio Basso di Ascoli, in un occasione più unica che rara per il capoluogo piceno. Naturalmente, al termine dello show, i riconoscimenti sono stati anche per lei, che era cosi tanto attesa dai suoi estimatori locali e non solo.

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