Ascoli Piceno 31 marzo. In forte fibrillazione la politica ascolana in vista delle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale del prossimo 26 maggio. A quasi due mesi dal voto, sembra che almeno due “poli” su tre siano ancora divisi sulle scelte da fare per l’importante tornata elettorale. La candidatura del 35enne Marco Fioravanti a sindaco della città, voluta da Roma ( e in particolare da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, in un ottica di coalizione) ha certamente spaccato il centrodestra.
Se infatti il giovane e brillante presidente del consiglio comunale che l’anno scorso fu battuto per poco dal grillino Cataldi per il seggio in Parlamento, sembra deciso ad andare avanti per la sua strada, dall’altra parte deve fare i conti con l’ex sindaco di Ascoli e attuale vicepresidente del consiglio regionale Piero Celani. Dato per certo da tempo, e da monti il suo ritorno in campo alle comunali, l’esponente di Forza Italia potrebbe avvalersi del sostegno di numerose liste civiche che già si sono spese per lui – capitanate da vari assessori attuali e precedenti della giunta Castelli- come guida dello schieramento. Ma Roma lascerà fare ? E a quel punto Celani che farà ? Ignorerà il simbolo di Forza Italia e si presenterà comunque alla sfida elettorale forte della sua esperienza, del suo radicamento storico in città e nell’ambiente moderato ( con Amedeo Ciccanti sempre della partita..) ?
A questo rebus c’e da aggiungere anche un altro e non secondario elemento. La Lega, divenuto prima partito della città dopo il 4 marzo 2018, che scelta adotterà ? Il segretario Andrea Antonini si adeguerà alle logiche di coalizione, magari obbedendo a Salvini o rivendicherà per sè lo scranno da sindaco ? Al momento nessuno può rispondere a queste domande, anche se si può ipotizzare che in un Comune amministrato da 20 anni consecutivi dalla destra – e dagli stessi amministratori – gli aspiranti leader troveranno un accordo per vincere anche questa volta ( magari al ballottaggio..). Discorso simile anche per il centrosinistra, dove la candidatura di Pietro Frenquellucci è stata sponsorizzata da Partito Democratico, Partito Socialista e Articolo 1, ma non da altre componenti della stessa area politica, ad iniziare dal comitato “Ascolto e Partecipazione” che voleva Emidio Nardini come guida di tutto lo schieramento e che avrà l’ex assessore regionale Antonio Canzian in lista. Troveranno, le due correnti un’intesa ? Situazione diversa invece per il Movimento 5Stelle, che prosegue nel suo “splendido isolamento” alla vecchia maniera inglese, e che proprio oggi, domenica 31 marzo, al Palazzo dei Capitani presenterà ufficialmente la sua lista per le comunali. A guidarla il capogruppo consiliare uscente Massimo Tamburri ( nella foto). Sposato, con studi alla Sapienza di Roma e all’Isiao, Tamburri è un esperto della cultura cinese ed in Cina ha già lavorato.
All’incontro dei pentastellati, previsto per le 17, parteciperanno il vicepresidente del Parlamento europeo, Fabio Massimo Castaldo e i deputati piceni Roberto Cataldi e Rachele Silvestri. Obiettivo del Movimento capitalizzare i voti già ottenuti alle politiche del 4 marzo scorso, e provare a scardinare sul piano amministrativo il dominio assoluto del centrodestra ascolano. Magari pescando fra i delusi di entrambi gli schieramenti, oltre che su una solida base propria. Ma si sa, quello alle elezioni politiche è un voto di opinione mentre quello per le comunali è influenzato da molti altri fattori, locali e personali. La battagli comunque, ad Ascoli è aperta.