Ascoli. La pioggia non ha fermato il concerto di Dardust ed Elisa ieri sera ad Ascoli. Mezzora di ritardo per l’evento atteso da oltre 1500 spettatori, e che non ha deluso le attese di tutti i presenti allo spettacolo andato in scena nell’incantevole set di Piazza del Popolo. La prima parte del Memorial Troiani promosso dall’Associazione italiana leucemia, è stata affidata come sempre al talento di Dario Faini.
Il pianista e compositore ascolano ha catturato l’attenzione del numeroso pubblico accorso per lo show, con melodie suadenti e delicate, insieme ad un ensemble di quattro musicisti che lo hanno accompagnato magistralmente. Per chi scrive la punta più alta della sua performance, ispirata al Giappone e in parte al deserto arabico, Dardust l’ha toccato con il brano “Dune” presentato in anteprima. Una struggente e complessa armonia di suoni e suggestioni, che proprio il ricordo di un concerto live in Arabia Saudita ha permesso all’artista ascolano di comporre e dedicare agli spettatori e ai suoi tanti fans.
Poi è arrivato il momento di Elisa. E qui la piazza si è scatenata, grazie alla voce potente e grintosa della cantante che ha interpretato molti suoi successi senza perdere mai il ritmo dello spettacolo, e con quella giusta dose di ironia e sorrisi che l’hanno resa ancora più simpatica al pubblico presente coinvolto nello show in maniera travolgente. Una cantante unica e vera, Elisa di molto superiore in capacità e doti a molte “colleghe” che hanno spesso raggiunto la notorietà grazie solo a certi programmi televisivi.
E come se non bastasse, l’evento ha regalato anche una chicca a tutti gli spettatori accorsi in Piazza del Popolo, gremita in tutti i suoi spazi. Sul palco, alla fine dello show è salito anche – tra la sorpresa generale, Giuliano Sangiorgi, il frontman dei Negroamaro che ha cantato insieme ad Elisa, sempre con Dardust al pianoforte e l’ensemble di archi e percussioni a fare da piccola orchestra. Un apoteosi che ha chiuso degnamente la serata.
Peccato solo per qualche gruppo di avventori dei locali sotto le logge della piazza, intenti più a bere e disturbare gli spettatori che ad ascoltare la musica.
mt