Enti Gestori Residenze Anziani : “Si a quote aggiuntive oltre 50%”

Ancona .- Il Comitato Enti che nelle Marche gestiscono strutture per anziani non autosufficienti desiderano affermare con forza che gli stessi lavorano da sempre nel rispetto delle normative regionali.

“Il Gruppo Solidarietà il 10 aprile- dichiara il Comitato – sostiene in un articolo diffuso da media che la vigente normativa stabilisce che le prestazioni aggiuntive per i posti letto di Residenza Protetta non debbano superare il 50% della quota base.

Questo non è vero: gli atti normativi della Regione Marche non stabiliscono tali regole e si ritiene grave che vengano fatte simili affermazioni a mezzo stampa, con il rischio di confondere l’opinione pubblica.”

Per gli Enti gestori l’ultimo atto regionale relativo all’approvazione dello schema di convenzione (DGRM n. 1729/2010) indica un principio: “se un ente gestore eroga prestazioni aggiuntive rispetto agli standard previsti dalla Regione, deve compilare l’allegato A2, nel quale riporterà quali sono le prestazioni aggiuntive e il relativo costo al giorno per ospite. Questo documento fa parte integrante della convenzione che l’ente gestore stipula con l’Azienda Sanitaria Territoriale. Per questo motivo il riferimento alla percentuale sopra indicata dal Gruppo Solidarietà non trova fondamento giuridico.”

Il Comitato Enti Gestori sottolinea che in questo periodo storico, la sostenibilità gestionale delle strutture è messa a dura prova.

La quota base per un posto letto in Residenza Protetta, pari a 33 euro, è stata stabilita con un atto della Giunta Regionale nel lontano 2005 (Delibera di Giunta n. 323/2005): dal 2005 al 2024, l’inflazione è stata pari al 46% (dato tratto da Indice prezzi al consumo per famiglie, operai e impiegati) e quindi il suo valore, adeguato all’indice ISTAT dovrebbe essere di 48 euro al giorno per posto letto : “Dovrebbe essere chiaro a tutti – ribadisce il Comitato -che i  costi del personale, dei beni e servizi in questi 20 anni sono cresciuti anche per chi gestisce strutture per anziani.”

Per di più, dal 2005 ad oggi, la tipologia degli ospiti che entrano nelle nostre strutture è molto più complessa dal punto di vista dell’assistenza clinica: a partire dal 2011, la sanità nazionale e regionale ha ridotto molti posti letto ospedalieri, fra cui quelli di lungodegenza e geriatria.

Pertanto, chi prima era ricoverato in strutture ospedaliere, viene oggi inserito nelle nostre Residenze per Anziani. I bisogni sanitari da soddisfare sono pertanto aumentati, mentre sono rimasti invariati gli standard regionali pensati nel lontano 2005, che prevedono 80 minuti di Oss e 20 minuti di Infermiere al giorno per ogni ospite: “è chiaro a tutti che tali minutaggi non sono più del tutto adeguati a fornire un’assistenza appropriata e va anche detto che la qualità dei servizi richiederebbe la presenza di ulteriori figure professionali come il fisioterapista, l’educatore, l’animatore, il medico.”

 

 

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