Equo compenso per i professionisti, Regione Marche approva la legge

Ancona, 14 novembre 2019. Il consiglio regionale delle Marche ha approvato  all’unanimità una nuova legge per stabilire un “equo compenso” ai professionisti. La proposta era stata avanzata all’assemblea dal Presidente del consiglio Antonio Mastrovincenzo e da quello della Commissione sviluppo economico, Gino Traversini. Molto soddisfatta per il varo delle nuove norme la Confprofessioni. “ “La legge regionale sull’equo compenso è una norma che aspettavamo da tempo– commenta il presidente dell’associazione, Gianni Giacobelli : nelle Marche ci sono oltre 30.000 professionisti, ordinistici e non, e certamente trarranno un forte giovamento dalla prossima entrata in vigore di questo provvedimento che consente di riequilibrare, in modo codificato, il rapporto tra qualità e giusta remunerazione della prestazione professionale”. Per Giacobelli inoltre “viene definita una misura di maggiore tutela, ancora più importante nella congiuntura attuale, perché significa dare dignità al lavoro anche ad un comparto che negli ultimi anni ha fornito un’opportunità a molti giovani”.

Il presidente dell’assemblea regionale, Antonio Mastrovincenzo, ricorda che “l’introduzione dell’equo compenso, voluta in una prima fase dal legislatore nazionale limitatamente ad alcune categorie, è stata poi estesa ad altri soggetti fino a contemplare nell’intervento complessivo anche i contratti stipulati con la pubblica amministrazione. E’ in questo contesto che si colloca la nostra proposta, frutto di un confronto diretto con gli ordini e le organizzazioni di settore, che hanno contribuito in modo significativo alla elaborazione dell’atto”.

Condivide la soddisfazione per il risultato raggiunto anche Roberto Di Iulio, Presidente dell’Ordine consulenti del lavoro e del Cup (Comitato unitario permanente degli ordini e dei collegi professionali) di Ancona: “Finalmente la Regione Marche da un passo importante a difesa della dignità dei liberi professionisti”. Ed aggiunge: “L’abrogazione delle tariffe professionali ha causato veri e propri fenomeni di sfruttamento con la proposta da parte di alcuni committenti, di incarichi professionali a titolo gratuito. Il rispetto dell’art. 36 della nostra Costituzione non è una prerogativa di alcuni, ma un diritto di tutti coloro che lavorano per garantirsi una vita dignitosa.”

La nuova legge ha ricevuto il plauso anche dal Presidente della Federazione Ordini Ingegneri delle Marche, Massimo Conti.

I CONTENUTI DELLA PDL

La proposta di legge è stata illustrata in Aula dai relatori Gino Traversini e Piero Celani, che hanno condiviso il parere positivo sulle finalità della stessa Pdl.

Nel dettaglio, l’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa e la Giunta regionale vengono chiamati ad adottare atti di indirizzo che garantiscano la promozione e valorizzazione delle attività professionali attraverso il riconoscimento del diritto ad un equo compenso, necessariamente proporzionato alla quantità, alla qualità, al contenuto ed alle caratteristiche della prestazione resa, oltre che conforme ai parametri applicabili alla specifica professione, così come stabilito anche dal legislatore nazionale. Gli stessi parametri dovranno essere utilizzati, quale criterio o base di riferimento, ai fini dell’individuazione dell’importo da porre a base di gara e nei contratti di incarico professionale non dovranno essere inserite clausole vessatorie. Entro il 31 marzo di ogni anno la Giunta regionale dovrà sottoporre all’Assemblea legislativa una relazione che ricomprenda i risultati dell’attività di monitoraggio. Viene previsto, inoltre, che la Regione promuova l’adozione da parte degli Enti locali di misure atte a garantire quanto stabilito dall’intervento legislativo in questione.

Nella foto, da sx : Giacobelli, Mastrovincenzo, De Iulio

 

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