Macerata – Grinta, sacrificio e umiltà, così Fabrizio Ravanelli ha incantato i soci del Panathlon Club Macerata ospitati per l’occasione dalla suggestiva location del teatro della Filarmonica. Giocatore simbolo della Juventus degli anni ’90, ha raccontato la sua incredibile carriera alternando aneddoti e ricordi del passato a commenti sul campionato in corso e l’attualità.
E’ stato uno degli attaccanti più apprezzati del calcio italiano. Cresciuto nelle giovanili del Perugia, nel 1992 è approdato alla Juventus, divenendo un’autentica leggenda, capace di infrangere record (prima cinquina bianconera in Coppa UEFA nella partita contro il CSKA Sofia) e di far diventare pura moda la sua esultanza dopo il gol, che consisteva nel coprirsi la testa con la maglia di gioco e continuare a correre con le braccia divaricate. Con la Juve “Penna Bianca” in 4 anni ha conquistato 8 trofei, tra cui la Champions del ’96 in campo in tridente insieme a Vialli e Del Piero. Nella finale di Roma contro l’Ajax bellissimo il suo gol del momentaneo vantaggio, ricordato con commozione in sala dall’atleta perugino.
Ottimo finalizzatore, attaccante dinamico e forte fisicamente, ha collezionato gol e presenze anche in Premier League e in Francia. Fu infatti tra i primissimi calciatori italiani a sperimentare la carriera all’estero (Middlesbrough e Marsiglia). Tornato in Italia nel 1999, con la maglia della Lazio ha vinto 1 scudetto, 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa Italiana. Nell’intera carriera ha inoltre collezionato 22 presenze in Nazionale, segnando 8 reti.
Nella foto : Fabrizio Ravanelli con Michele Spagnuolo