Fallimento Moncaro, Ciccioli : “Il Ministero ricorrerà in Corte d’Appello”

Montecarotto (An).- “Questa mattina la prima telefonata che ho ricevuto è stata quella del ministro Adolfo Urso che alle mie rimostranze ha assicurato che il Ministero farà reclamo avverso la decisione frettolosa e ingiustificata del Tribunale fallimentare di Ancona sulla Moncaro. ” Lo afferma l’europarlamentare d Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli.

“Una decisione frettolosa – sostiene Ciccioli-in quanto proprio più di 5 ore prima della sentenza del pomeriggio, alle ore 10,20, era stata notificata al Tribunale la decisione del Ministero di procedere alla Liquidazione giudiziale e il proseguimento in continuità dell’attività della cooperativa e avrebbe consentito a Terre Cortesi Moncaro tutto il tempo necessario per procedere alla tutela di tutti i soggetti parti in causa e, soprattutto, un più ordinato iter per il salvataggio della stessa.

E, invece – continua l’europarlamentare – si è preferito proporre il fallimento tout court con il Giudice Filippello che ha emesso questa singolare sentenza. Sono stato l’unico, in solitario, ad affermare a più riprese che si voleva caparbiamente portare la Moncaro al fallimento e alla sua svalorizzazione. Non sono stato ascoltato.”

Ciccioli accusa il Partito democratico di aver ” utilizzato la Cooperativa per i propri tornaconti politici e clientelari. Come si spiegherebbe altrimenti, l’assordante silenzio dei consiglieri regionali del Pd che amano scrivere e interessarsi dell’universo mondo. Per i precedenti amministratori poi, viene certificato che hanno portato avanti spregiudicate operazioni contabili che hanno determinato oltre 50milioni di euro di debiti e per i quali, l’auspicio, e che dovrà essere promossa un’azione penale e un’azione di responsabilità. Non finisce qui, tutt’altro, come mi è stato assicurato dal Ministero e dal Ministro Urso in prima persona.”

Terra Cortesi è la più grande cooperativa vitivinicola delle Marche, con 22milioni di bottiglie e 26milioni di fatturato. Secondo Ciccioli “non può e non deve finire con un fallimento” .

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