Fermo.- Dire capolarato sarebbe poco. La Guardia di Finanza ha scoperto un azienda agricola che sfruttava al massimo oltre 50 operai stranieri operanti nel territorio. Secondo l’Ansa a fronte di 4 o 5 0re pagate nel contratto, gli extracomunitari lavoravano sui campi almeno 12 ore al giorno, senza turni o riposo.
Una situazione di illegalità oltre che di disumanità enorme, che però è stata conosciuta solo grazie al coraggio di uno dei braccianti coinvolti nel giro. L’uomo infatti era stato licenziato dopo che si era recato al Pronto soccorso a causa di un grave infortunio . Se non ci fosse stato questo episodio, magari tutto proseguiva come prima. E chissà quanti altri casi come questi sono presenti nella nostra regione – che peraltro non è la Puglia..
Comunque sia un quadro indegno di una regione e di un paese civili e moderni, che conferma la vasta l’irregolarità di tanti settori produttivi, che va molto oltre il semplice precariato come precondizione per ottenere profitti. E che è anche anche il motivo per cui tanti stranieri arrivano in Italia, rischiando la vita nel deserto e in mare, accettando condizioni che gli italiani non subiscono più. La situazione dei datori di lavoro indagati in questa vicenda, è ancora al vaglio degli inquirenti. MT