Fermo.- Gli allievi del Conservatorio Pergolesi di Fermo possono avere davvero un futuro luminoso nel mondo della musica e del bel canto. Lo hanno dimostrato al concerto lirico-sinfonico di inagurazione dell’anno accademico 2023/24 tenutosi al Teatro dell’Aquila la sera di domenica 14 gennaio.
Oltre 60 elementi tra giovani strumentisti, solisti e cantanti che insieme ad alcuni maestri hanno entusiasmato il folto pubblico presente al Massimo cittadino, spaziando da Beethoven a Puccini, da Bruch ai pezzi più leggeri ma celeberrimi del compisitore americano Burt Bacharach, recentemente scomparso. Un crescendo di suoni, voci e atmosfere coinvolgenti che partendo proprio dai brani di Bacharach – su tutti il notissimo “I’ll never fall in love again” interpretato dalla Pergolesi Big Band – ha introdotto gli spettatori nel clima rarefatto ed elegante del Kol Nidrei di Max Bruch, con un apprezzatissima esecuzione della violoncellista Lucia Fiorelli, accompagnata dall’Orchestra del Conservatorio fermano.
A seguire la potenza musicale ineguagliabile del Beethoven del “Concerto in do minore opera 37″ – con la superba prova della pianista Monica Pia Galullo, che ha strappato calorosi applausi dal pubblico del teatro. Poi, sotto la attenta direzione di Cesare Della Sciucca, l’Orchestra si è tuffata nelle arie più struggenti e famose di Giacomo Puccini, cominciando però dall’elegia per quartetto d’archi ” Crisantemi” che il grande compositore lucchese scrisse in una sola notte in memoria di Amedeo di Savoia, duca d’Aosta.
Prima di dirigerla, il direttore Della Sciucca l’ha dedicata a tutte le vittime delle guerre. Dopo questa pagina toccante e unica, gli allievi strumentisti hanno magistralmente accompagnato le interpretazioni delle soprano Giulia Bruni, Margherita Hibel e Gloriela Villa Lobos, delle canzoni note a tutto il pubblico mondiale e tratte dalle opere più conosciute di Puccini. Dalla celebre “Mi chiamano Mimì” della Boheme al “Un bel di vedrem” della Madama Butterfly, suggellando un successo dello spettacolo di domenica forse superiore alle aspettative dei vertici del Conservatorio Pergolesi ( il presidente Igor Giostra, il direttore Piero Di Egidio).
marco traini