Fratelli d’Italia : “Non c’è più emergenza covid : riaprire le attività”

Ancona.-“La pandemia non è più un’emergenza, ormai è una crisi sanitaria ed economica. Non possiamo sapere quando finirà la crisi sanitaria, ma non possiamo immaginare che si sacrifichi l’economia di una Nazione: comparti come quello turistico non possono ripartire senza date precise. Riteniamo legittime le proteste dei ristoratori, gestori di palestre e partite IVA e le loro istanze correttissime. ” E’ quanto affermato questa mattina dal Capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, On. Francesco Lollobrigida, in conferenza stampa ad Ancona alla presenza dell’On. Emanuele Prisco, commissario regionale Fdi, e dei vertici regionali del partito, tra cui Carlo Ciccioli.

“Sono sparite le zone gialle – ha ricordato i deputati dell’opposizione – dove si potevano svolgere, pur con limitazioni, alcune attività. È necessario far ripartire le attività in sicurezza a cominciare da quelle all’aperto visto che, secondo alcuni studi, solo un contagio su mille avviene all’esterno? Fratelli d’Italia vuole aperture immediate e in sicurezza”.
Per Emanuele Prisco occorre “spingere la campagna vaccinale, mettendo anche le associazioni di categoria in condizione di poter collaborare. Non è possibile vedere mezzi pubblici delle grandi città sovraccarichi di cittadini mentre bar e ristoranti, magari con spazi all’aperto, rimangono chiusi. Andremo a chiedere al Ministro Gelmini che il Governo cambi rotta rispetto all’atteggiamento e ai provvedimenti del Governo Conte II”
Le Marche sono una delle prime regioni italiane per partite IVA, l’impegno delle attività economiche familiari piccole o medio-piccole sono fondamentali per il nostro benessere. Il mondo delle partite IVA ha sofferto tantissimo con la pandemia: alcune attività sono rimaste aperte malgrado fossero in perdita, altri hanno chiuso e altri ancora hanno sospeso l’attività. ” Questo non può accadere ancora – ha sostenuto il deputato Fdi – pena il tracollo sociale ed economico e una fortissima depressione dei nostri cittadini. Non dobbiamo abbassare la guardia dal punto di vista sanitario, ma dobbiamo iniziare a progettare il futuro ipotizzando anche una convivenza col virus”

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