Ascoli Piceno 7 dicembre.- “Il Presidente Ceriscioli di certo, non ha fatto abbastanza per risolvere le problematiche del terremoto. .” Così il presidente del Collegio dei Geometri di Ascoli – ed ex responsabile regionale – Leo Crocetti, rispondendo diplomaticamente…oggi ad una domanda sul braccio di ferro tra Governo gialloverde e Regione Marche sul Decreto Genova, e in particolare sulle norme che prevedono una funzione consultiva delle Regioni in materia di sisma. Norme per le quali Ceriscioli ha presentato ricorso alla Corte Costituzionale. L’occasione è stata una conferenza stampa dei Geometri ad Ascoli, per fare il punto sulla Ricostruzione e presentare le proprie proposte per uscire dall’impasse. “La ricostruzione è ferma al 2% – ha ricordato Crocetti – e così non si può andare avanti. Si è sbagliato dall’inizio quando Errani ha adottato il modello Emilia anche per il terremoto marchigiano, quando la situazione sul territorio era completamente diversa : ed ora i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Nelle Marche 42265 edifici inagibili e solo 1172 richieste di contributo presentate, eppoi 1300 cantieri aperti, ma con tempi lentissimi di disbrigo delle pratiche : 314 giorni in media, per un progetto di danno lieve. E tutto anche a causa di 69 ordinanze che si sono susseguite nel tempo e che sono difficili da leggere, figuriamoci da applicare : c’è bisogno urgentemente di un cambio di passo”.
E i geometri un cambio di passo finalmente lo intravedono, se non nella politica , almeno nella figura del nuovo Commissario straordinario, il geologo marchigiano Piero Farabollini . “Un tecnico esperto e che conosce la materia molto più dei politici oltre che di noi stessi professionisti. Tant’è vero – ha ricordato il presidente dei Geometri – che ci sta ascoltando e sta facendo inserire nelle leggi, insieme ai parlamentari marchigiani della maggioranza, quelle norme che dovrebbe accellerare la ricostruzione. ” Crocetti si riferisce in particolare alla sanatoria del 20% sui volumi delle case lesionate, ma anche ad altro. Ed oggi ha annuncuato che Farabollini istituirà a breve un Comitato tecnico di 10 esperti scelti tra la rete dei professionisti del settore ( 4 per le Marche), che dovranno favorire il processo di uscita dalla fase emergenziale, e cominciare davvero a ricostruire i borghi e le comunità, laddove è possibile. Una semplificazione delle procedure insomma, che i geometri sono tornati a chiedere oggi alle istituzioni , insieme all’attribuzione a loro stessi della responsabilità di certificare la conformità urbanistica delle progetti, senza ulteriori passaggi. Con un appello finale: “I tecnici assegnati agli Usr , che sono per la maggioranza giovani – ha ricordato Crocetti – sono in scadenza di contratto a fine dicembre. E non ci possiamo permettere proprio adesso che hanno fatto esperienza, di mandarli a casa. Dovrebbero non solo essere confermati, ma anzi raddoppiati di numero, se vogliamo davvero accellerare la ripresa delle zone colpite dal sisma.” All’incontro di oggi hanno partecipato anche Marilena Romanelli e Adriano Tirabassi.