Fabriano (An) 17 ottobre.- Due eventi nelle scuole di Fabriano, una trasferta in Toscana per rappresentare le Marche e la partecipazione a un servizio della Tgr per sensibilizzare sulla mobilità in autonomia. L’Unione Ciechi e Ipovedenti regionale in primo piano per la Giornata Nazionale del Cane Guida con una serie di iniziative che sono partite il 15 ottobre e termineranno lunedì 21.
“La celebrazione della Giornata dedicata ai nostri accompagnatori a quattro zampe – spiega Stefania Terrè, referente regionale della Commissione Cani Guida – è iniziata con il primo incontro con le scuole nell’ambito del progetto ‘I miei occhi sono pelosi’, promosso dall’Uici Marche e dalla Commissione regionale Cani Guida e arrivato quest’anno alla terza edizione. Un appuntamento che si rinnova in località diverse e che mira a spiegare come ci si deve comportare quando si incontra un non vedente con il proprio cane, come avviene il complesso addestramento e cosa dice la legge. Per il 2019 abbiamo scelto Fabriano anche perché in quelle scuole sono presenti studenti con disabilità visiva e il nostro intervento vuole anche sensibilizzare i compagni dei ragazzi sulle difficoltà che incontra ogni giorno una persona che non vede”.
Il secondo incontro con gli istituti comprensivi di Fabriano è fissato per lunedì 21 ottobre mentre nel fine settimana l’Uici Marche sarà a Firenze per una importante ricorrenza. “Ci hanno invitato – racconta Stefania – in occasione dell’Open Day promosso per festeggiare i 90 anni della fondazione della Scuola per Cani Guida di Scandicci. Io e il mio Italo, l’accompagnatore a quattro zampe con cui vivo da tre anni, saliremo sul palco per un monologo di mezz’ora attraverso il quale ci raccontiamo con ironia. Sarà un momento emozionante oltre che utile per sottolineare la necessità del libero accesso in ogni locale pubblico di questi nostri indispensabili amici pelosi”.
Nonostante tutta la normativa in materia, infatti, si registrano ancora episodi discriminatori nei confronti dei cani guida e, di conseguenza, delle persone che accompagnano. La mobilità in autonomia di un cieco è vincolata all’utilizzo di ausili come il bastone bianco o il cane guida ed è fondamentale non ostacolare in alcun modo la sua libertà di movimento.
“Si può immaginare – sottolinea Stefania Terrè – la frustrazione di chi si vede respingere il diritto di accesso là dove tutti possono invece tranquillamente entrare. Nella nostra regione sono ancora poche le persone non vedenti che utilizzano il cane guida, circa 20, anche se nell’ultimo anno si è registrato un aumento delle richieste presso le scuole di addestramento che ci sono in Italia. Molto spesso il motivo per il quale non si ricorre al cane è la lunghezza dei tempi di attesa che variano dai due ai tre anni dal momento della domanda”.