Nell’Anconetano aumenti record per Residenze Anziani

Ancona.- Tra il 2022 e il 2024  almeno 20 Residenze protette per anziani della provincia di Ancona hanno aumentato le rette. In 28 strutture, le quote superano i 45 euro giorno, in 18 residenze 50 euro. in 5 anche i 60 euro. Lo segnala il Gruppo di Solidarietà- Osservatorio Marche che ha sede a Maiolati Spontini.

“Nei giorni scorsi l’AST Ancona – ricorda il Gruppo – con determina 181 del 18 marzo 2024  ha rinnovato le convenzioni con le 45 residenze protette anziani della provincia. In totale circa 1950 posti. Nel provvedimento è possibile verificare l’ammontare delle quote a carico degli utenti e dei Comuni. Nelle Residenze la retta è determinata da una quota fissa (33 euro) e da una quota aggiuntiva per prestazioni che dovrebbero essere espressamente richieste dagli utenti.

Tali prestazioni – aggiunge il Gruppo Solidarietà – possono riguardare il confort alberghiero o altri interventi. Tra questi la convenzione prevede la possibilità che siano a carico degli utenti anche prestazioni di tipo sanitario o sociosanitario. Nel primo caso gli oneri dovrebbero gravare interamente sul servizio sanitario, nel secondo dovrebbero essere per una quota parte. ”

Dunque si tratta di prestazioni aggiuntive a quelle previste per i posti convenzionati per la quale la Regione Marche attraverso l’AST paga una quota giornaliera, da gennaio 2023, di 37,70 euro al giorno o 50,63 (nel caso di persone con demenza). La tariffa complessiva è data dalla quota sanitaria del posto convenzionato più la quota a carico dell’utente.

Cosa emerge dall’analisi effettuata dal Gruppo Solidarietà ? Che  37 residenze su 45 prevedono oneri aggiuntivi per prestazioni sanitarie e sociosanitarie, che negli ultimi due gli aumenti  hanno riguardato 20 residenze  ( in 5 si superano i 60 euro)

Tutto questo accade quando la normativa regionale vigente stabilisce che le prestazioni aggiuntive (che devono essere richieste dall’utente e non automaticamente praticate) non devono superare il 50% della quota base. 33+16.50: 49.50 euro. “Norma che la regione Marche – secondo l’Osservatorio – non ha mai fatto rispettare.”

 

 

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