San Benedetto del T.(Ap).- Una darsena più ampia e più sicura per il porto di San Benedetto. Questo l’obiettivo del progetto presentato questa mattina dalla Cna, Lega navale, Circolo nautico sambenedettese e Consorzio Nuovo porto. Intervento che verrà inserito nel nuovo Piano Regolatore del porto il cui iter è già stato avviato e dovrebbe essere terminato il prossimo anno. La tempistica non sarà celere ma l’obiettivo è quello di favorire anche la cosiddetta economia del lusso.
A illustrare il progetto è stata Laura Cennini del Circolo nautico la quale ha spiegato come attualmente il porto si divida in diverse aree: quella destinata alla pesca, alle attività sportive, alla cantieristica e ai charter. Negli ultimi anni si sono registrate diverse criticità soprattutto in occasione del maltempo e nel 2013 ci sono stati casi di barche affondate.
Da qui la necessità di intervenire per rendere il porto più sicuro durante le mareggiate. Si interverrà con un allungamento della banchina per 80 metri a sinistra della Capitaneria di porto e con un allargamento per 85 metri. Per poi realizzare in testa a questo braccio un martello di 65 metri.
Gli intervenuti all’incontro
Il tutto per un costo di 3,5milioni di euro. Altro intervento invece riguarderà il pontile con prolungamento per proteggere la darsena turistica, quindi agli attuali 140 metri se ne aggiungeranno altri 10 per proteggere l’imboccatura del porto per una spesa di 1,5milioni di euro.
«E’ importante per noi realizzare un pennello frangiflutto- ha commentato il presidente del Circolo Igor Baiocchi – questo intervento è stato progettato nel 2017 dopo gli affondamenti, un’opera che non crea problemi ma che dà sicurezza. Tutto in attesa del terzo braccio. Il comparto peschereccio non sarà toccato ma ridisegniamo i posti barca. Un’opera fattibile che mette in sicurezza a tutte le attività».
A fargli eco Adele Mattioli della Lega navale: «Dopo il Covid si è ampliata l’esigenza di tornare in mare. Questo intervento è anche per favorire i disabili non essendoci oggi un pontile adeguato per far passare le carrozzelle».
Elaborato che ha ricevuto il plauso del Comune attraverso il sindaco Antonio Spazzafumo: «E’ un intervento che non intralcia ma favorisce la sicurezza. Cantieristica e diportistica verrebbero favorite. L’area portuale vorremmo renderla viva. Questa estate abbiamo dovuto rinunciare a molti eventi per mancanza spazi presso la darsena. L’amministrazione comunale si è fatta carico di questo intervento».
Sul fronte tecnico il dirigente dell’urbanistica Giorgio Giantomassi ha spiegato come l’Autorità di sistema redigerà il Piano regolatore del porto e occorrerà almeno un anno, a fine mese si terrà la conferenza dei servizi. L’obiettivo di questo progetto è quello di estendere le attività turistiche e nautiche oltre che quelle urbane. «Abbiamo chiesto che il porto diventi integrazione della città- ha spiegato Giantomassi –l’obiettivo del terzo braccio è quello di ospitare attività turistico ricettive e sportive».
Intervenuto anche Giulio Piergallini della Cna nautica che ha detto: «Siamo di fronte a un obiettivo strategico per la città, finalizzato a garantire un servizio di eccellenza anche alla pesca».
Alessandra Clementi