Ancona.- Folta partecipazione di lavorazione oggi alla manifestazione promossa da CGIL, CISL e UIL davanti alla sede della Regione Marche, per chiedere un intervento deciso della Regione sulle condizioni salariali dei dipendenti di soggetti privati che erogano prestazioni per il pubblico.
Dal 2012, i privati della sanità, che nella riabilitazione garantiscono il 70% circa delle prestazioni del Servizio Sanitario Regionale, hanno ridotto i salari dei dipendenti fino a 400 euro
Ciò nonostante i riconoscimenti economici da parte della Regione, per le loro prestazioni sanitarie sono rimasti gli stessi. “Chiediamo all’ente di seguire l’esempio di Emilia Romagna e Puglia – affermano i sindacti– che hanno vincolato l’accreditamento dei privati nel Servizio Sanitario Regionale all’applicazione del contratto migliore del settore, quello della Sanità Privata rinnovato nel 2020, che parifica i salari dei privati a quelli dei dipendenti pubblici”.
Nel corso della manifestazione le segreterie regionali di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL Marche sono state ricevute dal Direttore del Dipartimento Salute della Regione Marche che, entro i poteri attribuiti dalla leggi alle amminisitrazioni regionali, ha garantito la presa in carico della questione.