“Con ProWein a Duesseldorf, in Germania dal 17 al 19 marzo si apre la stagione di promozione del vigneto Marche, che lo scorso anno ha registrato una crescita in valore dell’export enologico del 9,5%, circa il triplo della media nazionale”. Lo ha detto il direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), Alberto Mazzoni ( nella foto), commentando i dati definivi sull’export delle regioni italiane rilasciati dall’Istat. “Dopo ProWein – ha proseguito Mazzoni – sarà Vinitaly il nostro hub per l’internazionalizzazione di un prodotto che vale 57 milioni di euro di vendite all’estero. E sarà l’occasione per riscontrare gli effetti della promozione attuata negli ultimi anni (Ocm e Psr) in rapporto alla crescita del nostro vino nel mondo attraverso uno studio affidato a Nomisma Wine Monitor”.
Unite sotto il segno della promozione del prodotto enologico regionale, le Marche si presentano alla grande kermesse tedesca con una collettiva di 35 produttori che riunisce le aziende dei 2 consorzi regionali (Imt e Consorzio vini piceni) e rappresenta tutte le 20 Doc marchigiane; si aggiungono altre 23 imprese socie Imt che parteciperanno con stand propri. A Duesseldorf, in programma degustazioni e incontri b2b per un evento che attende oltre 60mila operatori e quasi 7mila espositori provenienti da tutto il mondo.
Stando ai dati Istat, la buona performance del vino marchigiano è sostenuta dai mercati extra-europei che, nel corso dei 12 mesi, hanno aumentato la domanda di oltre il 20%. A trainare la volata dell’export, gli acquisti dagli Stati Uniti che, in aumento di oltre il 40% sul 2017, rappresentano da soli circa 1/3 delle vendite fuori dall’Ue e soffiano alla Svezia (in contrazione) il podio dei top importer. Ottimi i risultati in Cina (+5% circa), Svizzera (+172%), Russia (+32%) e Australia (+57%), mentre anche altri mercati storici del Vecchio Continente (Germania e Regno Unito) esprimono una lieve contrazione