Il cardinale Parolin commemora De Gasperi a Pesaro

Pesaro 8 dicembre.-  La commemorazione di Alcide De Gasperi nel 65° della scomparsa con messa solenne celebrata nei giorni scorsi in cattedrale a Pesaro è stata caratterizzata dal messaggio, articolato e ricco di riflessioni sullo statista trentino, del Segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, inviato all’arcivescovo Piero Coccia dopo i contatti intrattenuti dall’ambasciatore Giorgio Girelli, coordinatore del Centro Studi De Gasperi e promotore della manifestazione.
Il cardinale Parolin, dopo essersi detto “lieto di unirsi alla cerimonia commemorativa ed essersi congratulato per l’opportuna iniziativa” ha ricordato, tra l’altro, come la “limpidezza d’intenzioni di De Gasperi – trasparenza fedele del Vangelo – costituisce per noi uno stimolo a rinnovare “dal di dentro” le attività che svolgiamo, perché siano realmente espressioni di servizio, improntate alla logica dell’essere e non dell’apparire, del bene di tutti e non di parte, dell’integrazione e non dell’esclusione, dell’attenzione privilegiata, seppur scomoda, ai più deboli, non dei privilegi asserviti ai propri comodi”.

Come noto, alla cerimonia commemorativa nelle recenti circostanze sono intervenuti anche i cardinali Vegliò (2007), Re (2009), Sebastiani (2010), Sgreccia (2011), Bassetti (2015), Menichelli (2018) nonché i Vescovi Toso (2012), Zani (2013), Marchetto (2014), Coccia (2016), Trasarti (2017) ed il parroco rettore della Cattedrale di Pesaro don Rossini (2008) con alternanza di presenze di autorità vaticane con esponenti della Chiesa locale. E quest’anno la liturgia eucaristica è stata presieduta da don Stefano Brizi, vicario generale della arcidiocesi di Pesaro e parroco rettore della Cattedrale. L’arcivescovo Piero Coccia ha rivolto un pensiero conclusivo ai promotori della manifestazione in altro momento della cerimonia. ” L’evento – ha rilevato Giorgio Girelli- oltre agli aspetti liturgici, esprime anche l’esigenza di un deciso richiamo ai valori di fondo fortemente interpretati da Alcide De Gasperi e rispetto ai quali oggi non si avverte la necessaria sensibilità.”

Nella foto : Girelli e Coccia

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