Grottammare (Ap).- Il verde delle città, pubblico e privato, sotto la luce di una nuova consapevolezza. Dopo la crisi è tempo di riscossa per le imprese del florovivaismo che oggi si sono incontrate a Grottammare per fare il punto anche rispetto a nuova sensibilità sui temi della sostenibilità ambientale.
Solo nella produzione florovivaistica il settore conta 378 imprese attive che danno lavoro a 663 addetti. La crisi pandemica ha segnato la scomparsa di quasi il 3% delle aziende, percentuale che raddoppia nelle province di Ascoli e Fermo che, da sole, rappresentano oltre il 40% della realtà regionale secondo una rielaborazione Coldiretti su dati della Camera di Commercio delle Marche.
“Una risorsa economica importante per la regione – Armando Marconi, presidente di Coldiretti Ascoli Fermo – che oggi ha avuto una grande occasione di confronto. Il settore sta vivendo momenti difficili ma siamo ottimisti sulla sua ripresa. Dobbiamo tener ben monitorato l’aumento del costo delle materie prime e promuovere l’ammodernamento delle aziende nel segno della competitività”.
Proprio per rinnovare le aziende le associazioni hanno chiesto ascolto alla Regione Marche rispetto a un Psr che dedichi maggiore attenzione agli investimenti strutturali delle imprese. La giornata, organizzata da Coldiretti Marche, Coldiretti Ascoli Fermo, AssoFloro, Società Italiana d’Arboricoltura e Associazioni Alboricoltori, ha registrato la partecipazione di numerose aziende nell’auditorium del Parco dei Principi Resort.
“Il Pnrr ha portato opportunità per imprenditori e amministrazioni – ha evidenziato Nada Forbici, presidente di AssoFloro e coordinatrice della Consulta nazionale florovivaismo di Coldiretti – il verde sta avendo un’impennata grazie a un’attenzione mai riscontrata prima. Non più esclusivamente un elemento di bellezza ma fattore necessario per clima, salute e qualità dell’aria. Coldiretti finora si è occupata di qualità del cibo e oggi apre un nuovo focus che parla di migliorare la qualità della vita”.