Un focus sulla quotidianità delle carceri italiane ed in particolare sulla condizione delle donne detenute. Il delicato argomento è stato affrontato giovedì sera al Wine Not? di Ancona in un’intervista ad Enrichetta Vilella, direttrice dell’area pedagogica della casa circondariale di Villa Fastiggi a Pesaro e autrice del romanzo “La Chiave di cioccolata”.
Il libro, edito da Italic Pequod edizioni di Ancona, un romanzo al femminile, intenso, corale, fatto da storie di donne, che tocca il tema della sofferenza durante la prigionia e della pena con finalità educativa, è stato presentato nel locale del Grand Hotel Palace all’interno del Festival Adriatico Mediterraneo.
Vilella è stata intervistata dal Garante per i diritti delle Marche Andrea Nobili, che ha evidenziato come il 65% dei detenuti, una volta tornati in libertà, riprendono a commettere reati. Dato che indicherebbe come il sistema carcerario italiano non assolva alle funzioni di riabilitazione e recupero sociale.
Il dibattito si è aperto con la domanda di Andrea Nobili sul titolo del libro, “La Chiave di cioccolata”: è così che le detenute chiamano la chiave che chiude la loro cella e che dopo diversi giri si scioglie per non aprirsi più.
La toccante riflessione è stata seguita con attenzione da un nutrito pubblico, che ha potuto degustare un calice di Rosso Conero firmato Umani di Ronchi.