“Il Reliquiario di Montalto” in mostra in Vaticano

Montalto Marche (Ap).- Martedì 25 giugno alle ore 17,30 si terrà presso la Sala Conferenze dei Musei Vaticani a Roma, la presentazione della mostra con al centro il “Reliquiario di Montalto”.

L’evento sarà arricchito dalla conferenza dal titolo: “Il Reliquiario di Montalto: un capolavoro in gemme, oro e smalti” della dottoressa Benedetta Montevecchi. A seguire, la visita guidata alla mostra, allestita nella Sala XVII della Pinacoteca Vaticana.

Alla presentazione interverranno tra gli altri la direttrice dei Musei Vaticani, Barbara Jatta, Mons. Carlo Bresciani amministratore apostolico della Diocesi di San Benedetto del Tronto, la direttrice dei Musei Sistini del Piceno, Paola Di Girolami, il vice sindaco di Montalto Samuele Leonardi

 «Poche opere di oreficeria possono vantare una storia di altissimo profilo, come il Reliquiario di Montalto», sono le parole della direttrice dei Musei Sistini del Piceno, Paola Di Girolami.

LA STORIA La storia del Reliquiario è ben rintracciabile dalla sua presenza negli inventari dei Principi delle corti più importanti d’Europa ed è  ricca di aneddoti. Il nucleo originale compare nell’elenco del Tesoro di Carlo V di Francia (1379 – 1413), cui va presumibilmente attribuita la commissione anche dei magnifici smalti a tutto tondo su oro (en ronde bosse).

Nel 1439 il Reliquiario compare nell’inventario dell’eredità di Federico IV d’Asburgo; nel 1450 Leonello d’Este lo acquista da un mercante tedesco e nel 1457 compare nell’inventario dei beni del cardinale veneziano Pietro Barbo, papa dal 1464 al 1471 con il nome di Paolo II.

L’attuale aspetto del Reliquiario di Montalto risale alle modifiche volute da Barbo, che lo inserisce in una struttura monumentale in argento dorato di straordinaria qualità. Nel 1587 Papa Sisto V, individua il prezioso oggetto dal Tesoro Vaticano e lo dona alla cittadina di Montalto, nelle Marche, sua “patria carissima”, dove è tuttora conservato.

IL RITORNO “A CASA”- E ancora Paola Di Girolami: “Da Roma, dove papa Sisto V ha avuto l’occasione di individuarlo nelle botteghe orafe papali, il Reliquiario viene donato a Montalto. Ora, si può affermare che, in qualche modo, il prezioso gioiello “torna a casa”, nella Roma di Sisto V, ma portandosi dietro l’appellativo “di Montalto”. Infatti il manufatto è oggi noto nella letteratura proprio come ‘Il Reliquiario di Montalto’ e porta con sé quindi il territorio piceno, la sua storia e la sua fede che sono testimoniati dalle 11 sedi dei Musei Sistini del Piceno, una rete nata proprio dalla presenza del Reliquiario e dall’esigenza di conservarlo, tutelarlo e valorizzarlo.

 

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