Ilda Bocassini a Fano presenta il suo libro biografia

Fano (Pu).– “Poco prima di andare in pensione ho cominciato a fare pulizia nell’ufficio in cui ho lavorato per decenni, a riguardare vecchie carte per decidere cosa conservare. Operazione non facile, perché è come maneggiare brandelli di vita, ritagli di gioia e di dolore, di speranza e di frustrazione. Ma è stata la mia vita e spetta solo a me decidere cosa farne.”

Sono le parole con cui Ilda Boccassini apre il suo libro “La stanza n. 30. Cronache di una vita” edito da Feltrinelli, che presenterà alla ex Chiesa di Santa Maria del Gonfalone a Fano, venerdì 21 aprile alle 17.30, insieme al giornalista Lionello Mancini, incontro organizzato dall’Università dei Saperi “Giulio Grimaldi”.

L’ex magistrato del pool Mani Pulite ha lavorato 40 anni alla Procura di Milano, dal 1979 al 2019 (con una parentesi siciliana tra il 1992 e il 1995), cioè all’ufficio giudiziario che ha contribuito a fare la storia d’Italia. Quando vi arriva capisce subito che la vita non sarà facile.

Raccogliendo il palese malumore dell’allora procuratore, il Corriere della Sera commenta il giorno stesso che “il lavoro inquirente poco si adatta alle donne: maternità e preoccupazioni famigliari male si conciliano con un lavoro duro, stressante e anche pericoloso”. Inizia così un corpo a corpo dentro e fuori la procura, che durerà fino al giorno della pensione, nel dicembre 2019.

Soprannominata “Ilda la rossa”, è stata per tanti simbolo di giustizia e modello di donna, per altri nemico politico. Per la prima volta racconta la sua storia: dalle indagini sulle stragi mafiose del 1992 ai processi con imputato Silvio Berlusconi. Un percorso giudiziario vissuto sempre in prima linea attraverso le vicende che le è capitato di seguire. Un’autobiografia che è insieme la biografia di una donna, di una Procura e della magistratura, per certi versi di una Nazione. Un libro sincero e coraggioso, che non fa sconti a nessuno.

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