Premiati ad Ancona i cinque progetti vincitori di Impresa in Aula, la prima competizione regionale sulle migliori idee imprenditoriali sviluppate da team di studenti delle 4 università marchigiane, nell’ambitodella sperimentazione di Aula Emprende nelle Marche, cioè della buona pratica validata a livello internazionale dal progetto Interreg Europe denominato iEER e di cui la Regione è partner. Due premi sono stati assegnati a programmi della Politecnica di Ancona, uno ciascuno alle Università di Camerino, Urbino e Macerata. Prevalgono i progetti nel campo alimentare, ma non mancano quelli nel settore dell’arte e della cultura.
Tra i più interessanti quello presentato dagli studenti dell’Unicam, con un piano che ha l’obiettivo di ricavare fibra alimentare, fibra alimentare prebiotica, polifenoli, sali minerali e vitamine dagli scarti organici delle aziende biologiche locali attraverso un processo di lavorazione. Il prodotto ottenuto va utilizzato come integratore alimentare e addizionato ad alimenti come yogurt, farine, succhi di frutta e anche birre artigianali. Quanto alla Politecnica delle Marche, i due progetti vincitori riguardano un sistema di controllo applicabile ad un pesce robot che permette un approccio intuitivo e divertente al settore dell’ingegneria anche ai più giovani, e un software per gestire gli alimenti freschi nel frigo ed evitare che si guastino ( l’utilizzatore riceve regolari notifiche sulla scadenza dei prodotti conservati). Poi ci sono gli atenei di Macerata ( app per scoprire gli artisti contemporanei della regione e il loro territorio) e Urbino ( app che raccoglie le caratteristiche, i valori e le tradizioni di ogni cultura per aiutare gli imprenditori a fare business).
La premiazione di Impresa in Aula è avvenuta alla Mole Vanvitelliana alla presenza dell assessore regionale all’istruzione Loretta Bravi ed il consigliere Francesco Giacinti, i Rettori Claudio Pettinari per Camerino, Francesco Adornato per Macerata, Sauro Longhi per la Politecnica delle Marche e il Prorettore Giorgio Calcagnini per Urbino.
“Nelle Marche- ha sostenuto l’assessor Bravi- le aziende hanno due grandi problemi: il ricambio generazionale e l’innovazione fondamentale per lo sviluppo e l’internazionalizzazione. Le realtà delle pmi che puntano tutto sulla qualità del prodotto, in particolare, hanno difficoltà a sostenere questo passaggio e vanno sostenute. Questa iniziativa vuole creare una mentalità: il messaggio che vogliamo dare ai giovani è che l’imprenditore non è quello che divide le quote, ma è colui che ha una visione di progetto ed è capace di delegare e lavorare in squadra. In questo contesto l’Università è chiamata, nella formazione che noi abbiamo previsto con i dottorati innovativi, a progettare secondo le necessità dei cluster marchigiani che costituiscono il nostro tessuto produttivo”. I premi sono stati offerti da Warehouse Factory Coworking, PB Cube, The Hive, Intesa San Paolo, Business Accelerator, Ecapital e Istao.