Imprese. Il polo Hub 21 di Ascoli aumenta il capitale e lancia 10 nuove start up. Progetti da tutta Italia

Ascoli Piceno 19 aprile.- Il polo tecnologico e scientifico Hub 21 di Ascoli Piceno si prepara a sostenere l’avvio di 10 nuove start-up d’impresa. Lo annuncia il Ceo Luca Scali, che ricorda come all’avviso di selezione  denominato “Call 1 : 99”   lanciato a gennaio e chiuso ad aprile , hanno partecipato ben 97 progetti provenienti da tutta Italia ed anche dall’estero . I settori di applicazione dei programmi spaziano dalla manifattura tecnologica all’agroalimentare, dal risparmio energetico al food, dal wellness alla sanità ( prevenzione dei tumori), dall’ambiente alla gestione dei rifiuti.

“Entro breve valuteremo tutti i progetti presentati – spiega Scali – e sceglieremo i dieci che riteniamo i migliori sulla base della loro fattibilità e dei trend di mercato. Ognuno di essi avrà un finanziamento che potrà arrivare fino a 100 mila euro,  e varierà in base alle diverse necessità e agli sviluppi concreti delle iniziative proposte agli investitori ”.

Dalle Marche sono giunti al polo Hub 21  in totale 5 idee di impresa innovative, di cui solo 2 dalla provincia di Ascoli. E questo è forse l’unico neo di una Call che per il resto ha avuto un successo superiore all’aspettative. “ Se parliamo del territorio regionale e locale – commenta il consigliere delegato – è evidente che la risposta è stata tiepida. Forse  mancano talenti in grado di rilanciare le potenzialità di crescita del tessuto economico e sociale della zona. Ma è chiaro che il nostro obbiettivo – aggiunge poi  – è quello di far diventare il nostro Polo tecnologico un catalizzatore di investimenti ad ampio raggio e di riferimento in tutta l’Italia centrale, come sta già accadendo. “

Scali si riferisce in particolare all’’ingresso recente nel consiglio di amministrazione di Hub 21 di Stefano Guidotti, Ceo di Milano Investment Partners, ed esperto di finanza con all’attivo investimenti in start up nazionali ed estere per decine di milioni di euro. Questa rilevante novità, oltre alla recente decisione da parte dei soci storici di aumentare il capitale sociale fino a 1,5 milioni, dovrebbe favorire il raggiungimento degli scopi di lungo periodo da parte della società con base ad Ascoli ( sede in via Piemonte) . Sostenendo così anche il rafforzamento delle 28 start up già partecipate dal Polo stesso, tra cui ve ne sono alcune che stanno ottenendo risultati molto incoraggianti. A partire da CashInvoice.it ( settore fintech) e Demosend. Com, piattaforma di produzione e distribuzione musicale  che ha superato i 100 mila utenti attivi al giorno.

E tutto questo  in un contesto nazionale che ancora stenta a riconoscere il valore  aggiunto che le start up potrebbero fornire al Paese, in direzione di un’uscita da una crisi economica e occupazionale che attanaglia ormai da anni quasi tutti i comparti . Basti dire che in Italia i finanziamenti al mercato delle imprese che fanno innovazione, non solo digitale ammontavano a 110 milioni nel 2012 e nel 2017 sono rimaste praticamente tali : 111 milioni. Mentre in altre nazioni d’Europa sono esplosi, passando nello stesso periodo da 100 mlioni a 2,7 miliardi ( Francia), 2,5 miliardi (Germania), 1,6 miliardi (Svezia) e 1 miliardo (Spagna).

“Occorre fare molto di più se si vuole cambiare rotta  – sostiene Luca Scali. E noi come Hub 21 stiamo facendo la nostra parte per migliorare la situazione, agendo su più aree di business oltre che su idee originali.”

Da ricordare che tra i soci del Polo tecnologico e scientifico di Ascoli figurano Fainplast, Faraone, Ciam, Meccanica H7,  HpComposites, Safeway, Marbre Consulting, Fondazione Sgariglia Dalmonte, Confartigianato.

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