In arrivo 20 mila progetti per ricostruzione leggera. Per Cna rischio ingorgo : potenziare gli uffici

Una valanga di progetti sta per arrivare sui “Tavoli della Ricostruzione” post terremoto. In totale sono oltre 20 mila quelli che saranno presentati nelle Marche entro il 30 aprile di quest’anno. Sono tutti relativi ad abitazioni o attività produttive che hanno subito danni lievi dalle scosse. Per Cna, si rischia un ingorgo, e per questo è indispensabile “potenziare gli uffici e semplificare ulteriormente le procedure.  Fino ad oggi – spiega Marco Rossi, presidente di Cna costruzioni-  sono infatti solo 1.440 i progetti presentati con le richieste di contributi per i danni derivanti dagli eventi sismici di cui il 90 per cento da parte dei proprietari di abitazioni che hanno subito danni lievi e il restante 10 per cento diviso tra danni pesanti e danni subiti da attività produttive. Ma gli edifici oggetto di sopralluogo che si sono visti riconoscere la non agibilità, sono stati quasi 60 mila su un totale di 107 mila. Di questi, oltre 20 mila sono quelli con danni lievi (riparazione di abitazioni e strutture produttive temporaneamente inagibili)  e gli altri 35 mila quelli con con danni pesanti (ripristino con miglioramento sismico o ricostruzione immobili distrutti). Tra questi ultimi numerosi sono gli immobili destinati ad attività produttive. E il 97,5 per  cento non ha ancora presentato agli uffici preposti i progetti per la ricostruzione”.

Nei prossimi tre mesi, i professionisti dovranno presentare agli Uffici per la Ricostruzione, la documentazione inerente tutti i progetti degli edifici inagibili con danni lievi, essendo stato fissato il 30 aprile come termine ultimo per questa incombenza. Per i danni pesanti è stato concesso più tempo e il termine per presentare i progetti è il 31 ottobre. Entro 60 giorni dalla presentazione delle domande, i Comuni dovranno concludere l’istruttoria  urbanistica ed edilizia.

“Non occorre essere dei veggenti” sostiene Rossi “ per prevedere le grandi difficoltà che si troveranno ad affrontare gli uffici ad evadere le migliaia di pratiche che stanno arrivando sui loro tavoli.  Per questo chiediamo di potenziare con ulteriore personale gli uffici competenti  e auspichiamo una ulteriore semplificazione delle procedure per evitare l’ingorgo delle pratiche e ulteriori ritardi nella fase della ricostruzione. E’ inoltre necessaria un’azione di sostegno a progettisti e imprese per la corretta compilazione delle pratiche, vista la complessità della normativa”.

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