Ascoli.- L’Azienda sanitaria di Ascoli ha vinto la causa contro l’Unione sindacale di base sulla questione della nomina dei coordinatori e delle posizione organizzative. Nel settembre del 2023 tutte le sigle sindacali, tranne Usb e Nursind (Infermieri) avevano sottoscritto l’accordo con la nuova direzione dell’AST di Ascoli proprio per gli incarichi di funzione. Da qui l’Azienda sanitaria aveva proceduto alla scelta dei responsabili dei vari settori tra il dicembre scorso e il febbraio 2024, in base alla graduatori del 2022.
Ma l’USB aveva fatto ricorso al giudice del lavoro avverso la decisione, per comportamento antisindacale. Ora è arrivata la sentenza, che da’ ragione all’AST, che in una nota sottolinea : ” A distanza di qualche mese dalla decisione assunta dall’amministrazione dell’Azienda di andare avanti con gli incarichi, il giudice non solo rileva che “… non risulta dimostrata la legittimazione dell’ Usb…’, ma dichiara il ricorso presentato da quella sigla come inammissibile e afferma che l’Azienda ‘…non ha adottato formalmente alcun atto concretamente lesivo e in violazione dei diritti e delle prerogative sindacali, e ha attivato la procedura nelle esatte forme e nel rispetto dei requisiti previsti dalla contrattazione collettiva…’.
Sull’esito della causa intervengon anche Cgil, Cisl, Ugl e Fials parlando di una “farsa che è finita”. E dichiarando : ” Per mesi e mesi alcune Organizzazioni Sindacali di minoranza, NURSIND, USB, attraverso volantini di ogni genere, hanno dichiarato l’illegittimità degli Accordi sottoscritti dalla stragrande maggioranza sindacale inerenti agli incarichi di funzione e alla ripartizione dei fondi risorse decentrate arrivando perfino a denunciare l’Azienda, davanti al Giudice del Lavoro, per comportamento antisindacale.
Nelle more della sentenza questa improvvida e strumentale iniziativa è servita ai citati sindacati di minoranza per ingenerare nei lavoratori il fasullo convincimento di diritti inesistenti.
A distanza di un anno e mezzo il Giudice – aggiungono i sindacati – ha sancito la legittimità delle procedure e la valenza degli Accordi debitamente sottoscritti dalla maggioranza sindacale. Grazie dunque agli accordi sindacali sottoscritti dalla maggioranza, a marzo 2024 le lavoratrici ed i lavoratori potranno riscuotere la produttività relativa al 2022.”