Ancona 7 novembre.- Il geometra 40enne del Comune in carcere e quattro imprenditori edili, tre marchigiani e uno abruzzese, agli arresti domiciliari. Ma anche una trentina di indagati, tra cui vi è anche l’assessore ai lavori pubblici Paolo Manarini. E’ bilancio provvisorio dell’operazione condotta ad Ancona dalle forze dell’ordine nell’ambito di un inchiesta della Procura locale su presunti appalti truccati al Municipio dorico. I cinque arrestati sono tutti accusati di corruzione aggravata. Quanto all’assessore coinvolto nella vicenda, il legale sostiene che il suo assistito è estraneo ai fatti contestati e chiarirà la sua posizione. Il blitz alla sede del Comune e negli uffici di Viale della Vittoria, ha scosso il mondo politico locale e regionale. Tanto che già la Lega si è affrettata a sostenere che il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli (Pd) si deve assumere la responsabilità politica di quanto accaduto. Le indagini intanto proseguono, e potrebbe portare a nuovi sviluppi per dirigenti e personale comunale. Le imprese edili accusate di aver corrotto il funzionario comunale per aggiudicarsi gli appalti sono di Ancona, Cupramontana, Cingoli e Val Vomano (Teramo).