“Io coltivo”, diario di un antiproibizionista

Roma.-L’attivista e scrittore Matteo Mainardi presenta la sua opera “Io coltivo – diario di una disobbedienza”, in cui ripercorre le tappe principali della più importante iniziativa politica antiproibizionista degli ultimi tempi, e in cui racconta del suo  atto di “disobbedienza civile”. Allo stesso tempo l’autore offre dei consigli preziosi per l’auto coltivazione della cannabis. Con le prefazioni del Deputato Riccardo Magi e del Senatore Matteo Mantero.

«Essere antiproibizionisti non equivale a un “liberi tutti”, ma significa chiedere regole, controllo e tutele, fare informazione e continuare a studiare e ad approfondire fenomeni sociali complessi che non possono essere regolati tramite divieti netti, senza eccezioni, che rappresentano semplici toppe cucite su uno strappo che rimane e presto o tardi si allargherà di nuovo […]».

“IO COLTIVO – diario di una disobbedienza”  è un diario/manuale pubblicato dalla casa editrice Officina di Hank nella collana “La Raccolta”, in cui si presentano opere sul tema della cannabis. Un volume importante all’interno della storia dell’antiproibizionismo italiano, che offre anche le notevoli testimonianze di personalità come Riccardo Magi, fondatore dell’intergruppo parlamentare per la legalizzazione, e Matteo Mantero, depositario della proposta di legge che va sotto il nome di Manifesto Collettivo per la cannabis libera.

Il 20 aprile è la giornata mondiale della cannabis, e quest’anno ricorrerà anche il primo anniversario dell’inizio della più partecipata disobbedienza civile di massa nella storia italiana, che ha dato luogo anche a un proficuo dialogo con le Istituzioni – «Nel 2020 poco più di 2500 persone hanno pubblicamente disobbedito ad una legge, quella sugli stupefacenti, tra le più repressive dell’Europa occidentale, coltivando una piantina di cannabis ed autodenunciandosi attraverso i social».

Da questo evento storico, promosso da “Io Coltivo” nell’ambito della campagna Meglio Legale coordinata da Antonella Soldo, è nato il libro di Matteo Mainardi: un diario di quelle dieci settimane di iniziativa politica e di coltivazione, in cui l’autore parla anche del suo percorso personale di attivismo e della sua azione di disobbedienza civile, in cui ha messo in gioco la sua libertà per essere veramente libero. In virtù del successo dell’iniziativa, è nata anche la proposta di legge attualmente in discussione in commissione Giustizia della Camera sulla depenalizzazione della coltivazione personale, dopo la sentenza storica a Sezioni Unite Penali della Corte di Cassazione del 16 aprile 2020, in cui è stato stabilito che non è di rilevanza penale la coltivazione domestica di piante di cannabis.

Con l’iniziativa “Io Coltivo” si sono volute mettere in risalto le contraddizioni del proibizionismo e la necessità politica e sociale dell’autoproduzione.

 

 

 

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