La crisi continua a uccidere. Disoccupato si impicca in casa

Jesi 8 ottobre.- La crisi economica continua a uccidere. Anche nelle Marche, una volta patria di distretti produttivi e di singole aziende che facevano invidia al mondo. Insomma è accaduto che a Jesi, un uomo di 51 anni che aveva perso il lavoro non ha retto alla sconforto e si è impiccato in casa. A dare l’allarme sono stati i suoi amici che non avevano più notizie di lui. E che erano già preoccupati perchè lo sapevano depresso e deluso, per la mancanza di un occupazione e di un futuro . Ed anche forse, per problemi familiari che aumentavano le angoscie del 51enne. Gli amici hanno chiamato i soccorsi e così è stata fatta la tragica scoperta. Inutili i tentativi di rianimazione. Un’altra vittima quella di Jesi, di un mondo attuale che non da più speranze a chi viene espulso dal mercato del lavoro, se non distribuire miserabili briciole di sopravvivenza ( e non a tutti ). Mentre altri, a tutti livelli ingrassano senza posa. Secondo Platone, una democrazia è tale se il cittadino più benestante non supera di sei volte la ricchezza del piu povero. Siamo andati molto oltre, e l’assenza di una politica e di uno Stato che combattono le diseguaglianze crescenti non fa che peggiorare questa situazione.

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