Milano 24 ottobre.- Quando parliamo di inquinamento immaginiamo fabbriche che scaricano gas nell’ambiente e consumi di energia alle stelle. In questo senso, proprio per quello che riguarda i consumi, anche il settore dell’abbigliamento è annoverato tra le attività più dispendiose: basti pensare infatti che per ogni paio di jeans vengono usati 3.800 litri di acqua, 12 metri quadri di terreno e 18,3 kW/h di energia elettrica. Una situazione veramente spiacevole di cui si comincia finalmente a prendere coscienza, facendo crescere ovunque la richiesta di moda ecosostenibile.
Moda ecosostenibile, dati in crescita
La richiesta di moda ecosostenibile sta crescendo e la conferma viene da Lyst, il motore di ricerca leader del mondo della moda. L’attenzione più alta per ora è concentrata soprattutto nei paesi del Nord, ma anche in Italia cresce la sensibilità nei confronti di questo tema tanto attuale. E i grandi marchi si stanno adeguando alla richiesta. Per comprendere meglio il fenomeno, può essere utile dare un’occhiata ai risultati della ricerca di Lyst, che riportano le percentuali di richiesta di brand sostenibili in trenta paesi.
Secondo l’analisi in questione, c’è stato un aumento di richiesta di capi green registrato tra il semestre aprile – settembre 2018 e ottobre 2018 – marzo 2019. La classifica vede in testa la Finlandia, con il 300% di aumento, seguita da Danimarca (+274%), Germania (+235%), e Svezia (+212%), fino alla Bulgaria con un +5%. Una lista in cui l’Italia si trova al 12° posto, con un aumento della domanda del +78%. E la crescita di sensibilità nel nostro Paese risulta molto interessante, soprattutto considerando il ruolo storico dell’Italia come pioniere nel settore della moda e riferimento internazionale per abbigliamento e stile.
L’esempio del Green Carpet Awards
Milano, da capitale della moda qual è, non manca di fare sentire la sua sensibilità e la sua presenza in questo settore. La chiusura della Settimana della Moda è stata dedicata ai Green Carpet Fashion Awards, un evento durante il quale attori, designer, modelle e grandi nomi hanno consegnato 11 premi all’impegno green a molti personaggi del settore. Da segnalare il contribuito personaggi come Nikki Reed e Ian Somerhalder, che hanno dato il premio alla sostenibilità a Gildo Zegna e Alessandro Sartori. Tra i partner che hanno sostenuto l’evento va menzionata Green Network Energy: una novità assoluta soprattutto per un’azienda del settore green (è la prima a partecipare in maniera attiva all’evento), che tra l’altro si è anche impegnata promettendo offerte speciali, rigorosamente green, alle aziende registrate presso la Camera nazionale della moda italiana. Ed è la stessa fondatrice e Vicepresidente del Gruppo di Green Network, Sabrina Corbo, a sottolineare l’impegno dell’azienda nel settore ricordando come l’obiettivo di Green Network sia quello di “stabilire un modello di business che comprenda sostenibilità e ambiente”.
Con la collaborazione dei fornitori e delle grandi case di moda, quindi, il futuro di questo settore potrebbe essere sempre più green. La speranza è che iniziative come queste continuino, e non solamente nel settore del fashion.