Esanatoglia (Mc).- Un salto indietro di ottant’anni in una Esanatoglia laboriosa e quieta, negli anni della gierra tra deportazioni ed eccidi, completamente sconosciuta a chi è nato nell’epoca contemporanea, è stata raccontata dagli alunni del liceo scientifico Vito Volterra di Fabriano, nel teatro comunale gremito di pubblico, con l’evento tra storia e musica “Cicatrici indelebili”.
La mattinata è scivolata via tra emozioni e memoria di vite intense e trascorse, con gli alunni a fare da Ciceroni della storia. Si sono così materializzati quei buchi sui muri, ancora visibili sulle pareti della conceria Ottolina, teatro di sanguinosi eccidi nazifascisti. Sono tornati a rivivere nelle parole di chi li ha conosciuti le figure di Stanislao Cambriani, l’acculturato del paese e del deportato Balilla Bolognesi, che dopo essere stato deportato in Germania, nella cosiddetta fabbrica della morte, dopo essere tornato ha preso a girare per le scuole, per raccontare e testimoniare le atrocità viste con i propri occhi, affinché non accada mai più.
La giornata di spettacolo è nata dal progetto di ricerca “Esploratori della memoria” che ha coinvolto da novembre gli alunni in un percorso a ritroso, per raccontare Matelica ed Esanatoglia ai tempi della seconda guerra mondiale, classificatosi terzo ad Ancona.
I ragazzi delle classi 1C e 1E, insieme ad un compagno della 1B, hanno presentato il loro lavoro di ricerca e di approfondimento sulle memorie del piccolo borgo, dalla Resistenza alla costruzione del monumento ai caduti, dalla figura di Stanislao Cambriani fino alla proiezione di un video che raccontava la storia vissuta da quattro deportati, cittadini di Esanatoglia.
Per approfondire le figure di Cambriani e il deportato Balilla Bolognesi sono stati intervistati dai ragazzi , Pino Bartocci, che ha scritto un libro su Lao e Bruno Bolognesi, figlio del deportato. Tutto lo spettacolo ha visto momenti musicali grazie ai ragazzi della 1E, aiutati da un altro mdella 2E.
Al termine i ragazzi hanno presentato due elaborati inediti: la canzone “Cicatrici indelebili” interamente scritta e cantata da loro, con il prezioso aiuto del professor Francesco Ascani, ed un fumetto realizzato da un alunno della prima B avente come tematica centrale la guerra vista attraverso gli occhi di una bambina. Un grande lavoro di ricerca fatto dai ragazzi supportati dalla professoressa Sara Sabbatucci, che ha curato la parte storica, e dal professor Francesco Ascani che si è occupato di tutta la parte musicale.
Presenti le professoresse Mirella Cuppoletti, Romina Antinori, Maria Cristina Corvo che hanno dato il loro contributo per la perfetta riuscita dell’iniziativa. In sala anche il sindaco di Esanatoglia, Luigi Nazzareno Bartocci che si è complimentato con i ragazzi per aver raccontato una Esanatoglia sconosciuta, come sinora nessuno aveva mai fatto.