Occorre tornare a tutelare i nostri interessi nazionali, in un mondo globalizzato che vive una fase di incertezza e di transizione della quale nessuno conosce gli esiti . Parola dell’Ambasciatore Giampiero Massolo, diplomatico di lungo corso , Presidente dell’Istituto di studi di politica internazionale (Ispi) e Presidente di Fincantieri Spa, intervenuto ieri all’Università di Macerata per una lectio magistralis sul tema “Il mondo che verrà”.
“Da un lato occorre uscire dal pantano istituzionale in cui ci troviamo – ha detto Massolo, già Vice Segretario del Ministero degli Esteri – e dall’altro favorire una modernizzazione del Paese, che passa anche attraverso una selezione degli investimenti esteri in Italia, a seconda che siano in linea o meno con gli interessi strategici dell’Italia. Per fare questo, così come fanno le grandi potenze ma anche le altre nazioni che hanno interessi da difendere, seppur solo settoriali, è necessario rilanciare un progetto condiviso che abbia una visione futura per la nostra comunità e le nostre imprese. ” Per l’ambasciatore, secondo cui in Libia per la gestione dei migranti il nostro Governo ha operato bene, tutto ciò l’Italia e quindi la sua classe politica e dirigente dovrebbe farlo nell’ambito degli organismi internazionali in cui si trova ad agire, a cominciare da quella Unione Europea che nel 2019 sarà chiamata a compiere scelte fondamentali , con la scadenza del mandato di Mario Draghi alla guida della Bce, e con il rinnovo di una serie di rilevanti incarichi istituzionali che avranno poi conseguenze importanti per tutti i paesi membri. Su scala mondiale poi, per Massolo – che ha definito la Russia “un nemico implausibile ma un avversario temibile”, il vero pericolo per l’Occidente viene dalla Cina, colosso che “lavora sui tempi lunghi ma che sta colmando il suo divario economico”.