Ascoli. – Il Cittadella bestia nera dell’Ascoli. Anche oggi al Del Duca i bianconeri si sono dovuti accontentare del pareggio contro una squadra ostica e sempre insidiosa, che non ha lasciato spazi a Gondo e compagni e spesso è andato vicina al gol. Ma oltre ai ripetuti falli dei giocatori veneti, fini dai primi minuti a rendere brutta e cattiva la partita è stato anche l’arbitraggio del direttore di gara Meraviglia di Pistoia. Il quale ne ha combinate di tutti i colori sotto l’occhio dell’Osservatore arbitrale Di Liberatore che era in tribuna. Due espulsioni vere, una inventata contro Gondo – poi solo ammonito grazie all’intervento del VAR – e numerose situazioni molto discusse da panchine e tifosi, gli hanno fatto meritare un voto molto basso.
Venendo alla cronaca, il Cittadella è partito subito creando occasioni a ripetizione e mettendo in difficoltà la retroguardia ascolana con Baldini e Asencio sempre pericolosi. Rare le puntate offensione dei bianconeri, che facevano fatica a trovare la velocità necessaria sulle fasce per sfondare la difesa granata. Tranne Falasco due volte a sinistra e Lungoyi una volta a destra, poche le volte in cui gli uomini di Bucchi sono arrivati in area veneta.
Un’azione rapida Bidaoiu- Falasco sfumata e un tiro alto di Caligara da registrare nel taccuino, con Gondo quasi per nulla servito dai compagni, con un centrocampo bloccato dal pressing degli ospiti e dalle numerose interruzioni di gioco. L’arbitro Meraviglia intanto scatenava le proteste del mister dell’Ascoli e dei spettatori, per aver fermato un gioco dopo un fallo su Gondo lanciatissimo verso l’area ( ma regola del vantaggio ?). E poco dopo però arrivava il fattaccio. Sempre Gondo veniva espulso a sorpresa dopo un contrasto con un difensore granata: per fortuna dal Var facevano sapere al direttore di gara che l’azione era da rivedere. E così il monitor salvava l’attaccante ivoriano, punito solo con un’ammonizione. Un brutto episodio che non prometteva niente di buono per il proseguio del match, già spigoloso e poco divertente.
Nella ripresa, dopo che il tecnico Bucchi era stato espulso insieme al direttore generale del Cittadella Marchetti per la lite al termine del primo tempo, Meraviglia espelleva prima l’attaccante granata Asencio per un fallo su Buchel, e poco dopo il bianconero Caligara ( doppia ammonizione). A quel punto i ritmi della partita calavano e la formazione veneta si chiudeva in difesa, tentando solo qualche raro contropiede. Ma riuscendo ad essere molto pericolosa con Tounkara che di testa costringeva Leali a deviare sopra la traversa. Poi l’Ascoli cominciava con il valzer dei cambi, con l’esordio in B di Giovane. Dionisi però entrava per ultimo, al posto di uno stremato Gondo. Pressione finale dei bianconeri, ma con poca lucidità ed efficacia. Cinque minuti di recupero e il durissimo match finiva a reti inviolate : 0-0. L’Ascoli sale a 8 punti in classifica, ma non è più in testa alla graduatoria del torneo cadetto.
credit : ascolicalcio1898