Ancona 5 novembre.- Arriva un modo nuovo ed economico di acquistare casa . Si tratta del progetto di autocostruzione di Via Miglioli , ad Ancona . Un percorso di edilizia sociale convenzionata, dove i futuri proprietari partecipano alla costruzione della loro casa, coadiuvando l’impresa appaltatrice dell’opera.
Ogni famiglia può portare in cantiere 2 o 3 persone, uomini e donne, anche senza esperienza, che complessivamente dovranno lavorare 900 ore in un arco di 18 mesi, di cui 700 in attività di cantiere e 200 fuori dal cantiere.
Il progetto gode di un contributo regionale a fondo perduto che oscilla dai 39 mila ai 50 mila euro ad appartamento, in relazione alla dimensione dell’alloggio. Il costo di realizzazione delle case si attesta attorno ai 1.600 euro al metro quadro commerciale, che si riduce a 1300 grazie al contributo regionale.
“Si tratta di case nuove che utilizzano il legno come tecnologia costruttiva- spiega il Comune di Ancona – antisismiche, in classe energetica A e dotate di impianto radiante a pavimento con bassi consumi e costi di bolletta. Sono climatizzate da una pompa di calore con l’aggiunta di una caldaia a condensazione di emergenza alimentata a gas metano (impianto ibrido).”
In via Miglioli saranno realizzati 9 appartamenti ognuno con due posti auto riservati. Gli alloggi saranno ceduti in diritto di superficie (successivamente riscattabile in piena proprietà) ai cittadini in possesso dei requisiti previsti dal bando regionale.
“ Il programma, da tempo inserito dall’Amministrazione nell’ambito delle politiche per la casa – sottolineano gli assessori comunali Paolo Manarini e Emma Capogrossi- darà la possibilità ai cittadini di partecipare fattivamente alla realizzazione della propria abitazione . L’iniziativa è stata a suo tempo concepita come una risposta alla crescente domanda di alloggi da parte di nuclei familiari a basso reddito -la cosiddetta “fascia grigia”- che non hanno né i requisiti per accedere alle graduatorie di edilizia residenziale pubblica né la disponibilità economica per acquisti in regime di libero mercato. E questo a fronte, parallelamente, di un depauperamento delle risorse finanziarie degli enti locali che non possono permettersi di incrementare il patrimonio comunale di edilizia residenziale pubblica, impegnativo sia per l’ investimento iniziale sia per la manutenzione successiva. La pratica di “autocostruzione” – aggiungono i due esponenti di Giunta- si presenta pertanto come una soluzione praticabile nel coinvolgere i futuri abitanti degli alloggi i quali, costituiti in cooperativa e adeguatamente formati, parteciperanno attivamente alla realizzazione della casa con l’apporto del proprio lavoro”.
Le case saranno realizzate dalle ditte Subissati e Mulazzani G&G, le quali metteranno a disposizione tutte le figure professionali e le attrezzature necessarie, per garantire la buona esecuzione dell’opera.