Macerata.- Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, insieme a Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, ha siglato un accordo con la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera volto ad offrire alle imprese nuove opportunità di business.
La Svizzera, oltre a essere importante consumatore di Made in Italy, è anche un grande partner tecnologico e industriale grazie ai suoi poli tecnologici, chimici e farmaceutici e la cooperazione con la Camera di Commercio favorirà l’accesso delle aziende italiane alle opportunità che questo mercato continua a offrire.
Presso la sede territoriale di Macerata è operativo da oggi un desk informativo che permetterà di attivare una serie di consulenze e servizi volti a sostenere ogni operazione di espansione internazionale. Quindi: operazioni di export, di ricerca clienti e partner, indagini di mercato e rafforzamento delle quote, approfondimento sulle normative doganali, fiscali e retributive, azioni di b2b digitali e fiere. E non solo: apertura di partite iva in Svizzera, assistenza su tutti gli aspetti normativi e studio di fattibilità per progetti mirati.
Renzo Leonori, Presidente Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo ha spiegato: “Il nostro territorio ha subìto pesantemente i danni del terremoto e questa pandemia ha aggravato una situazione difficile. Quindi partecipiamo molto volentieri a questa opportunità, che ci permette di usufruire di un importante mercato, trovando soluzioni per le nostre imprese”.
Il Segretario generale Giorgio Menichelli ha aggiunto: “Le nostre Confartigianato e la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera hanno sempre avuto la capacità di produrre innovazione, soprattutto sui temi dell’internazionalizzazione. Lo facciamo nonostante le difficoltà legate alle relazioni commerciali estere in un tale delicato periodo. Questa collaborazione nasce da un grande approccio visionario, che ci permette di guardare oltre la pandemia, dando un elemento di rassicurazione alle nostre imprese. L’export marchigiano è sprofondato nel 2020, in una regione a forte vocazione manifatturiera: l’accordo che presentiamo oggi ha quindi un significato profondo per rilanciare i rapporti in un mercato importante come quello svizzero”.
“L’Italia esporta in Svizzera prodotti per un valore di circa 23,171 miliardi di euro – ha sottolineato Paolo Capponi dell’Ufficio Export di Confartigianato – ed importa dalla stessa prodotti per un valore di 8,755 miliardi di euro con saldo commerciale di 14,416 miliardi di euro. La Svizzera per l’Italia è il quarto Paese di destinazione del proprio export nel mondo. Le Marche, in particolare, esportano in Svizzera merci per un totale di 403 milioni di euro, di cui circa il 45% provengono dalle province di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo.
Per fare alcuni esempi dal distretto farmaceutico di Ascoli Piceno proviene il 16% dell’export pari a 64,48 milioni di euro, mentre dal distretto Moda fermano-maceratese il 21% con 84,63 milioni di euro. L’agroalimentare incide sulle esportazioni marchigiane in Svizzera per il 3.2% pari a 12,86 milioni di euro. Per questi motivi Confartigianato ha colto questa importante opportunità, anche in virtù del forte interesse palesato dai nostri imprenditori nei confronti del Paese scelto per l’accordo”.
“La Svizzera – le parole di Fabrizio Macrì, Segretario generale della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera – ha reagito all’emergenza in modo resiliente, cioè flessibile e dinamico. L’economia svizzera non solo è solida, ma è stata capace di adattarsi allo choc. L’impatto sul Pil è sì del -3,5%, ma è previsto un rimbalzo nel 2021, trainato dagli investimenti industriali e dalle importazioni. Filoni interessanti per i vostri territori di riferimento. Il Paese ha certo subìto il colpo, ma i segnali sono positivi e c’è speranza per un 2021 di riscatto”.
Alla presentazione online hanno partecipato anche i rappresentati di Confartigianato Piemonte Orientale: il presidente Michele Giovanardi e il responsabile del progetto per Confartigianato Piemonte Orientale Alessandro Scandella.