Civitanova Marche 21 giugno.- Modelli tridimensionali che ricostruiscono l’anatomia degli organi malati, progettati a misura di paziente e studiati per far crescere le cellule staminali. Prosilas, azienda innovativa di Civitanova Marche, leader nel settore della manifattura additiva, si prepara ad entrare in sala operatoria con la stampa in 3D. In fase di studio c’è infatti un progetto all’avanguardia, la produzione di “scaffolds”, frutto della lavorazione di materiali difficili, con i quali l’impresa, in collaborazione con alcune Università ed istituti ospedalieri, si propone di ricreare nei pazienti malati le parti danneggiate da lesioni o tumori.
La volontà di evolversi nel comparto biomedicale, ma anche negli altri settori in cui l’utilizzo della stampa in 3D offre vantaggi chiave ha spinto l’ azienda, fondata nel 2003 dall’ingegner Giulio Menco ( nella foto con il sindaco Ciarapica) ed oggi amministrata dalla figlia Vanna , ad avviare una campagna di equity crowdfunding per raccogliere capitali sul web. Il progetto è stato affidata alla piattaforma www.nextequity.it.
La sfida è di raccogliere da un minimo di 1 milione fino a un massimo di 3 milioni di euro per rafforzare la ricerca in campo medico ed aprire alla produzione di massa di progetti complessi, da sviluppare in diversi settori, dall’automotive all’illuminotecnica, dall’aerospaziale al fashion, sino all’arredamento. “Puntiamo sul crowdfunding – ha affermato Vanna Menco, amministratore unico di Prosilas – per restare con le spalle più forti sulla cresta dell’onda. I servizi della stampa in 3D sono sempre più richiesti e noi vogliamo riuscire a raggiungere tutti.”.
Presenti all’evento di lancio della campagna il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, il direttore di Confindustria Macerata, Gianni Niccolò, e il presidente della Banca di Macerata Ferdinando Cavallini. Soddisfazione nell’occasione è stata espressa da Domenico Formica, fondatore di Next Equity, il portale on line al quale Prosilas si è appoggiata per la raccolta di capitali: “Ciascun investitore – ha spiegato – potrà versare un importo minimo di 10 mila euro e beneficiare della detrazione fiscale al 40%”
La cifra è in linea con le performance dell’azienda che, con 500 clienti all’attivo, nel 2018 ha registrato un volume di fatturato di 3 milioni di euro, con un utile netto del 10%.