Smerillo (Fm).- Nel piccolo borgo di Smerillo, da domani al 21 luglio va in scena per il 15mo anno consecutivo il Festival “Le Parole della Montagna”.
“Un festival – dichiara l’assessore regionale alla Cultura Chiara Biondi – nato sul principio di conoscere e riscoprire i nostri bellissimi borghi incastonati in paesaggi straordinari, luoghi unici che invitano alla riflessione. E’ in perfetta sintonia con le iniziative regionali per la rivitalizzazione dei borghi che raccontano e promuovono il nostro patrimonio paesaggistico e culturale offrendo un’esperienza unica ai visitatori”.
‘Le parole della montagna, un festival per elevare lo sguardo, scoprire le radici, cercare il sacro, aprirsi all’inatteso’ come scrivono gli organizzatori “è dunque una nuova occasione di riflessione e conoscenza, un invito alla lettura, all’incontro e condivisione che si rivolge ad ogni generazione, in particolare ai giovani, nel piccolissimo borgo marchigiano” conclude l’assessore Biondi.
l’assessore regionale Chiara Biondi
Il programma, ricco e articolato che prevede la presenza di ospiti di fama, ruota intorno ad una parola che quest’anno è ‘sorgente’. L’immagine metaforica della sorgente restituisce l’idea di una forza interiore, è anche metafora della vita che nasce, del nuovo che irrompe, dell’invenzione e della creatività, dell’origine del tutto. Su questi spunti, insieme ad un’analisi del grande problema della scarsità di acqua e delle relative guerre per l’accaparramento, il Festival ha costruito un percorso di riflessioni.
Si parte giovedì 18 luglio, con l’appuntamento con l’arte: una performance live dell’artista Simona Bramati, nel nome della Sibilla, ci fa entrare nel territorio del mistero e attingere alla sorgente del ‘divino’. Sarà poi la volta del botanico Stefano Mancuso, che ci conduce nell’affascinante mondo delle piante e della loro intelligenza in cerca dell’acqua. Per l’appuntamento alpinistico, l’ospite d’eccezione è l’iraniana Nasim Esqui, le cui scalate non sono solo fisiche, ma anche in difesa della libertà e dei diritti umani.
Venerdì 19 luglio si apre con Paolo Gamberini, per un viaggio fra fisica, metafisica e spiritualità, dalla realtà microscopica ai mondi infiniti, fino all’origine del tutto. Poi la lezione-spettacolo di Cesare Catà, in cerca della sorgente della fantasia, fra i capolavori shakespeariani e le narrazioni di Walt Disney. Dopo uno spettacolo teatrale di improvvisazione con la Compagnia Rishow, lo spettacolo di musica e poesia con il Maestro Mogol in dialogo con Davide Rondoni.
Il sabato 20 luglio prende il via con lo scrittore Daniele Mencarelli con il poeta Filippo Davoli. A parlare dell’atto sorgivo come maternità è la filosofa Francesca Rigotti, mentre il tema delle donne che non possono o non vogliono divenire sorgente di vita, viene trattato dalla scrittrice Eleonora Mazzoni, accompagnata dall’attrice Emanuela Grimalda. Lo spettacolo serale è affidato all’attore Giuseppe Cederna che con il suo monologo teatrale ci porta alla sorgente di tutte le storie, l’Odissea.
Domenica 21 luglio, l’antropologo Mario Polia esplora il rapporto dell’uomo con l’acqua, fra simboli, miti, riti sacri e profani. A Smerillo poi gli scrittori Paolo Di Paolo (finalista Premio Strega) e Giulia Ciarapica, che risalgono alla memoria, matrice sorgiva dei rapporti umani, che lega ma dischiude anche dolori. Momenti di riflessione con il filosofo Roberto Mancini e con la giornalista corrispondente di guerra Francesca Caferri. La Comunità Dianova di Montefiore dell’Aso propone una Biblioteca Umana, dove i libri sono proprio i ragazzi della comunità, protagonisti di storie di nuova sorgente.