Fermo.- È tutto pronto per la 14esima edizione del Festival “Le Parole della Montagna”. Ancora una volta è una Parola al centro della kermesse, che parte dal piccolo borgo di Smerillo e coinvolge anche i Comuni di Monteleone di Fermo e Monte San Martino.
Lo scorso anno, la parola “perdersi” aveva maturato numerose riflessioni e soprattutto speranze. Uscire dalla crisi economica, personale, sociale è possibile, ma come? È la montagna, ancora una volta, ad offrire un nuovo spunto di riflessione, attraverso la
parola “cordata”.
Una parola mutuata dalla pratica alpinistica, che ha il sapore della fatica, della scalata e rappresenta quel gruppo di individui che scalano la montagna legati fra loro da una corda, il primo dei quali avanza fino ad assicurare la corda al gancio di protezione che trova in parete, mentre il secondo gli garantisce sicurezza in caso di caduta.
Perché funzioni il sistema di sicurezza, la corda deve essere tesa e gli alpinisti devono procedere ad una giusta distanza, coordinando i loro movimenti, rispettando l’uno il ritmo dell’altro ed attivando una comunicazione efficace fra loro, a discapito della velocità.
Ecco allora che la parola si riveste di significati simbolici.
Partecipare ad una cordata richiede fiducia nell’altro, cui affidiamo la nostra sicurezza, responsabilità verso l’altro legato a te, rispetto dei tempi e dei limiti altrui, cura e attenzione reciproche, un legame solido, giusta distanza ed armonia.
Con grandi nomi della cultura, dell’arte, dell’alpinismo e dello sport, il Festival si prepara a discutere della cordata quale metafora della vita di relazione.
Ad aprire la manifestazione, il 13 luglio, sarà come sempre l’arte. Con una performance dal vivo dell’artista Giuliano del Sorbo, l’opera d’arte diventerà momento unico e irripetibile, vissuto sul momento, per trasformare la figura umana in una metafora
dell’incontro fra i popoli.
Si prosegue con il prof. Stefano Bartezzaghi, esperto di semiotica e parole, nonché enigmista, che ci spiegherà come le parole si incordano ed incrociano fra loro.
Per l’appuntamento alpinistico, moderato da Andrea Bianchi, torna Alex Txikon reduce dalla grande impresa invernale sul Manaslu, insieme a Tamara Lunger, sua compagna di cordata nella storia salita invernale sul Nanga Parbat, per
raccontare la loro impresa sui tetti del mondo, legati uno all’altro.
Molti gli eventi che caratterizzeranno le altre giornate del festival, fino al 23 luglio, quando si chiuderà questa ricca edizione, nella meravigliosa cornice di Monte San Martino, con una serata piena di appuntamenti interessanti.