Le parole delle montagna. Domenica al via il Festival di Smerillo con Sgarbi e Catà

 Smerillo (Fm) 12 luglio.- Oltre 25 eventi in programma, tra cui un dialogo interreligioso con Mons. Vincenzo Paglia (Presidente Pontificia Accademia per la vita), Hamnsananda Giri (Monaca Induista e Vice Presidente Unione Induista Italiana) e Davide Sisto (tanatologo), uno sguardo ai nuovi orizzonti spaziali a 50 anni dall’allunaggio con Letizia Davoli (astrofisica e conduttrice di TV2000), ed una lectio magistralis sull’orizzonte donna ed i volti delle donne nella storia dell’arte, con il critico d’arte Vittorio Sgarbi. Il tutto con partenza domenica 14 luglio, quando è in calendario un’escursione sui Monti Sibillini, al termine della quale in una suggestiva ambientazione montana, proprio nei ‘Monti Azzurri’, ci sarà la lezione spettacolo su Giacomo Leopardi, nel bicentenario de l’Infinito di e con Cesare Catà.  Questa l’edizione 2019 dell’originale  Festival “Le parole della montagna” , in programma nell’incantevole borgo di Smerillo (Fermo) dal 14 al 21 luglio. La manifestazione è stata presentata oggi, con la partecipazione dell’assessore regionale Fabrizio Cesetti : ““Rilanciare il territorio e promuovere le Marche creando occasioni culturali di approfondimento, riflessione e incontro di grande qualità – ha detto Cesetti – con testimonianze e personaggi di alto profilo: è il grande merito del festival di Smerillo che oggi presentiamo con orgoglio in Regione”.

Il festival culturale del più piccolo borgo del fermano festeggia quest’anno la sua decima edizione.

“Come per le edizioni precedenti – hanno spiegato poi il Sindaco , Antonio Vallesi e il direttore artistico del Festival, Simonetta Paradisi – è la Parola la protagonista del Festival di Smerillo, che articola un intero programma, ricco ed intenso, intorno ad una parola suggerita dalla montagna: dopo fragilità a causa del terremoto, abbiamo messo radici e ora apriamo a nuovi ‘orizzonti’ che è  la parola dell’edizione 2019 che verrà indagata nelle sue molteplici accezioni”. Partendo dalle forti metafore che la parola orizzonte suggerisce, il Festival offrirà riflessioni che spaziano dalla letteratura all’arte, dalla poesia alla musica, dalla religione alla scienza, dalla filosofia all’alpinismo.

 

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