Ancona 1 luglio.- ‘ Il teatrino a cui abbiamo assistito ieri in consiglio regionale dimostra che ormai la sinistra e i pentastellati in Regione sono arrivati alla frutta – afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia, Elena Leonardi, in consiglio regionale –. L’ulteriore ennesima prova della debolezza di questa maggioranza spaccata e in disaccordo che per evitare di essere battuta nel voto adotta la riforma della legge elettorale ma la fa valere fra cinque anni.’
Lo afferma in una nota il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Elena Leonardi commentandi l’esito di un voto che ha visto modficare in assemblea la legge, prevedendo l’incompatibilità tra presidente e consigliere e la riduzione del numero delle forme necessarie per presentare una lista.
‘Conviene sottolinearlo- sostiene Leonardi- anche stavolta avevamo ragione noi a sostenere che cambiare le regole del gioco in corsa è inopportuno e fuori dalle corrette regole del confronto democratico, soprattutto quando ci sono già altri candidati che hanno scelto di scendere in campo contando su quelle regole. Una proposta, quella di escludere di fatto dalla corsa a consigliere anche un candidato presidente, che amputa la democrazia e il diritto sacrosanto alla pluralità che si deve garantire agli elettori chiamati al voto. Fa però molto sorridere – aggiunge il consigliere della destra -che lo scorso novembre, per giustificare il blitz alla legge elettorale che ha aumentato dal 34% al 40% il premio di maggioranza, la sinistra si giustificò tirando fuori la carta della “maggiore rappresentatività”. Mentre adesso, seppure entrerà in vigore con la prossima legislatura, ha approvato di fatto una regola che azzoppa la democrazia e quella stessa rappresentatività perché scoraggia la competizione plurale.’
Elena Leonardi giudica inoltre ‘gravissime’ – le parole del consigliere pentastellato Gianni Maggi, che ‘sta lavorando sotto traccia da mesi al favorire l’inciucio pre-elettorale con quel PD che per cinque anni ha accusato e contrastato in ogni maniera’. Il capogruppo del M5S, tirando di mezzo i terremotati e la crisi causata dalla pandemia, ha affermato che “favorire il governo della destra nelle Marche sia una iattura peggiore del coronavirus”.