Ancona.- L’8 Febbraio è il primo anniversario dell’arresto in Egitto di Patrick George Zaki, 28 anni, attivista e studente dell’Università di Bologna. Patrick è un prigioniero di coscienza, in stato di indefinita carcerazione preventiva e in condizioni estreme, detenuto per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.
Amnesty International ha lanciato una richiesta alle amministrazioni italiane per tingere l’Italia di giallo, illuminando in segno di protesta, i luoghi simbolo delle città. Un’Italia unita per chiedere la liberazione di Patrick Zaki. Nelle Marche ad oggi 14 Comuni hanno aderito alla nostra richiesta ed altri se ne stanno aggiungendo. Ad Ancona, Jesi, Pesaro, Senigallia, Macerata a partire dalle 18,30 dell’8 febbraio si svolgeranno dei sit-in per dare più forza al messaggio, nel rispetto delle norme anti covid 19.
Tra i Comuni partecipi dell’inziativia, oltre ad Ancona ( Teatro delle Muse e Piazza della Repubblica) ci sono Camerano , Maiolati Spontini , Senigallia , Osimo , Jesi , Castelbellino , Recanati , Fermo , Macerata – Montecassiano , Urbisaglia, Pesaro.
“Patrick George Zaki – scrive Amnesty Internationali – rischia fino a 25 anni di carcere per dieci post di un account Facebook, che la
sua difesa considera ‘falso’, ma che ha consentito alla magistratura egiziana di formulare pesanti accuse di “incitamento alla protesta” e “istigazione a crimini terroristici”. Nel suo paese avrebbe dovuto trascorrere solo una vacanza in compagnia dei suoi cari in una
breve pausa accademica. Riteniamo che Patrick George Zaki sia un prigioniero di coscienza detenuto esclusivamente per il
suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.”